Dopo ormai otto dall’entrata in vigore della legge 3 2012, si segnala come siano state sollevate alcune eccezioni di costituzionalità in relazione al dettato della normativa.
La prima che vi segnaliamo è stata proposta dal Tribunale di Lanciano, ed è stata decisa con sentenza numero 61/2021 della Corte, che l’ha dichiarata inammissibile.
Il merito della vertenza riguardava l’impossibilità di trasformare direttamente l’accordo/piano del consumatore rigettato, in una procedura di liquidazione del patrimonio.
La corte ha ritenuto che – stante la possibilità per il debitore di ripresentare, all’esito negativo del piano in continuità sottoposto ai creditori – una nuova domanda ex legge 3 2012 sotto forma di liquidazione del patrimonio – sia sufficientemente garantita la tutela costituzionale dei diritti del debitore.
I dettagli sono pubblicati nella sentenza, di cui trovate qui il testo:
Corte costituzionale – Decisioni
Per approfondimenti in tema di sovraindebitamento leggi la nostra guida: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.

Hai bisogno di aiuto?
Piano Debiti ti offre una consulenza professionale che ti aiuta in caso di sovraindebitamento. Analizziamo gratuitamente la situazione debitoria e ti aiutiamo ad uscirne al meglio, consigliandoti la strada migliore da seguire.