DOMANDE FREQUENTI
Abbiamo raccolto in un unica pagina tutte le domande più frequenti che sono state poste dai nostri clienti.
Pensiamo possano essere utili a chi ha ancora dubbi o incertezze.
Non siamo riusciti a dare una risposta ai tuoi dubbi?
Contattaci e cercheremo di darti tutte le risposte che ti servono.
Abbiamo raccolto in un unica pagina tutte le domande più frequenti che ci sono state poste dai nostri clienti.
Speriamo che possano essere utili a chi ha ancora dubbi o incertezze.
Non siamo riusciti a dare una risposta ai tuoi dubbi?
Contattaci e cercheremo di darti tutte le risposte che ti servono.
La legge interessa soggetti molto diversi tra loro, per questo esistono procedure differenti per consumatori ed imprese e cioè: Piano del Consumatore, Accordo con i Creditori e Liquidazione del Patrimonio.
In caso di Piano Del Consumatore o proposta di accordo (piccolo concordato) lo decide il consumatore in collaborazione con i suoi consulenti. Nel caso della liquidazione del patrimonio, l’importo da devolvere alla procedura è deciso dal Giudice delegato.
Ogni pratica è seguita da un team di persone, ognuna con una specializzazione, che seguiranno la pratica fino alla predisposizione della documentazione da depositare in Tribunale. Nella fase finale viene coinvolto anche un legale per l’assistenza nella procedura.
Possono accedere alla Legge tutti i soggetti che non rientrano nelle disposizioni previste dalla legge fallimentare, ovvero: lavoratori dipendenti pubblici e privati, pensionati, aziende agricole, piccoli imprenditori e professionisti.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Legge 3/2012: le dieci cose da sapere nel 2020.
Se parliamo di soggetti non fallibili (consumatori, piccoli imprenditori, etc) possono chiederla direttamente gli incapienti, ovvero coloro che non hanno beni. Le persone che hanno beni o un reddito continuativo, potranno chiedere l’esdebitazione solo dopo avere attivato una procedura di sovraindebitamento.
Per conoscere tutti i dettagli sulla procedura di esdebitazione puoi leggere l’articolo: Ottenere l’Esdebitazione: la guida completa per punti
Debitore, creditore, acquirente e consulente del debito: ecco i soggetti coinvolti in uno stralcio immobiliare. Il debitore è la persona che si ritrova, a causa di un imprevisto, nell’impossibilità di assolvere ai pagamenti. Il creditore si occupa di avviare la procedura di pignoramento. L’acquirente è colui che acquista l’immobile in tribunale prima del termine dell’asta. Il consulente del debito è colui che richiederà la delega al debitore e troverà un accordo con i creditori per quanto riguarda la scelta dell’importo da versare.
Nessuna differenza, sono due nomi diversi che riguardano lo stesso Decreto Legge, nato in attuazione della legge 155/2017.
Per approfondimenti consulta l’articolo: Legge 155 2017: la lista delle 10 cose da sapere.
Il codice della crisi dell’impresa e dell’insolvenza, è un nuovo codice che entrerà in vigore nel 2020 e che riforma completamente la normativa fallimentare, che risaliva al 1942. Il codice riguarda anche la disciplina del sovraindebitamento, in quanto le nuove norme assorbono la precedente legge 3 2012 che dall’agosto 2020 non sarà più in vigore, e verrà sostituita dal codice della crisi (D.L. 14 2019).
Per approfondimenti consulta l’articolo: Legge 155 2017: la lista delle 10 cose da sapere.
Il debitore si confronta con un professionista per definire una proposta da fare ai propri creditori attraverso il Tribunale dove risiede. Esistono diverse procedure adatte a situazioni differenti.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Legge 3/2012: le dieci cose da sapere nel 2020.
Il saldo e stralcio immobiliare è una procedura finalizzata a raggiungere un accordo con la banca (o con altri possibili creditori) permettendo così di estinguere il debito con il pagamento di un importo inferiore al dovuto e liberare in questo modo l’immobile dall’ipoteca.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: https://pianodebiti.it/stralcio-immobiliare/
Chiama subito il nostro numero verde 800 090598 e con la nostra consulenza gratuita scoprirai se il tuo caso rientra tra quelli previsti dalla Legge 3 2012. Non aspettare! Chiama subito.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
Uscire dai debiti è possibile in vari modi. Oltre a pagare quanto dovuto ai creditori, vi sono diverse strade che uno può scegliere di percorrere:
- Trovare un accordo con i creditori ed estinguere il debito (saldo e stralcio)
- Dopo 10 anni (o meno, in alcuni casi) il debito si estingue
- Chi ne ha titolo può avviare procedure di sovraindebitamento
Per saperne di più, clicca al seguente link.
Il sovraindebitamento è la difficile condizione di coloro che non riescono a ripagare i propri debiti con le disponibilità economiche a loro disposizione.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
E’ una delle tre procedure previste dalla Legge 3/2012 ed è riservato alle imprese. Si propone ai creditori un piano sostenibile che diventerà effettivo se approvato da almeno il 60% dell’ammontare del debito.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
La Legge 3 del 2012 è una disciplina che si pone l’obiettivo di porre rimedio alle situazioni di sovraindebitamento, attribuendo al debitore non fallibile la facoltà di proporre ai creditori un piano di ristrutturazione del debito.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Legge 3/2012: le dieci cose da sapere nel 2020.
Nelle situazioni debitorie più difficili è possibile chiedere al Tribunale di pagare il debito con la liquidazione del proprio patrimonio, ottenendo se sussistono le condizioni, l’esdebitazione di quanto non pagato.
Per maggiori informazioni leggi l’articolo: Liquidazione del patrimonio: cos’è e come accedere.
Il debitore può ottenere la soddisfazione dei creditori attraverso quanto può realmente pagare: l’ammontare del debito che non può essere pagato alla fine della procedura verrà esdebitato.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Legge 3/2012: le dieci cose da sapere nel 2020.
“A Fresh start” è il modo in cui vengono chiamate le procedure di sovraindebitamento nei paesi anglosassoni, dove da ormai molti anni è possibile risolvere le situazioni di sovraindebitamento accedendo a specifiche procedure di legge. “Fresh start” ha il significato di nuova partenza, ovvero di dare la possibilità alle persone di lasciarsi definitivamente alle spalle l’esperienza del sovraindebitamento e ripartire con il diritto di avere una vita dignitosa e serena.
Ottenere l’esdebitazione significa essere libero da ogni altro debito residuo ed essere riabilitato, ottenendo la cancellazione del proprio nominativo da ogni registro di cattivo pagatore.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Ottenere l’Esdebitazione: la guida completa per punti
Il criterio generale in caso di accettazione dell’eredità è che tutti i debiti si trasferiscono all’erede, ma vi sono alcune eccezioni:
- In ambito tributario non si trasmettono sanzioni né di materia civile né penale
- Non si trasmettono tutte le obbligazioni naturali, come ad esempio i debiti di gioco
- Non si trasmettono i debiti prescritti
- Non si trasmettono le obbligazioni strettamente legate alle persone che le ha contratte
Se cerchi maggiori informazioni su quali debiti si trasmettono agli eredi clicca al seguente link.
Il decreto Legge 14/2019 è il decreto con cui è stato istituito il “Codice della crisi dell’impresa e dell’insolvenza” in applicazione della legge 155 del 2017. IL codice riordina tutta la materia fallimentare, ed in particolare in tema di sovraindebitamento detta nuove disposizioni che vanno a modificare radicalmente la precedente legge 3 2012.
Per approfondimenti consulta l’articolo: Legge 155 2017: la lista delle 10 cose da sapere.
Pochi sanno che è possibile accettare l’eredità con beneficio di inventario, cioè avendo modo di verificare se sia conveniente accettarla oppure no. In questi casi è bene confrontarsi con un professionista (consulente specializzato o notaio) quanto prima.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
E’ possibile chiedere aiuto a parenti e/o amici per avere fondi da mettere a disposizione del Piano?
Sì, non solo è possibile, ma a volte un aiuto esterno contribuisce a formulare una proposta adeguata.
Sì. La procedura è personale e quindi sarà possibile portarla a termine anche se avviata da uno solo dei soci della snc in difficoltà.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
Si potrebbe ironicamente dire che chi ben comincia è a metà dell’opera, cioè sarebbe meglio avviare la procedura ai primi sintomi di difficoltà nei pagamenti, senza attendere che le azioni dei creditori colpiscano il nostro patrimonio. Se ci troviamo però nella situazione di avere già il pignoramento dello stipendio o la casa messa all’asta, è comunque possibile intervenire. Se possibile, si proverà a salvare la casa. Diversamente, la procedura potrebbe comunque permettere di sanare i debiti che non verranno pagati con la vendita dell’immobile e uscire da questa brutta esperienza ripartendo liberi dai debiti.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Casa pignorata cosa fare? Evita che finisca all’asta.
Salvare la propria casa è uno dei primi obiettivi che spinge il debitore a trovare una soluzione. Certamente è possibile salvare l’immobile ma sarà necessario pagare in parte i creditori. In linea generale vale il principio che più vale la casa, più il debitore dovrà dare. Ci spieghiamo con un paradosso: se sono proprietario di una villa che vale mezzo milione di euro e i miei debiti ammontassero a una cifra molto minore, poniamo 100.000 euro, con grande probabilità anche con la procedura dovrò pagare tutto. Se invece i miei debiti fossero pari a mezzo milione di euro e il valore della casa pari a centomila, potrò offrire ai miei creditori un pagamento molto parziale di quanto dovuto.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
Nel momento in cui una fidejussione o una garanzia relative ad un debito contratto da un’altra persona, vengono richieste al garante (tecnicamente si parla di escussione della fidejssione) diventano debiti anche di quest’ultimo, e pertanto possono essere inseriti in una procedura di sovraindebitamento. Di conseguenza è corretto affermare che si può accedere alla Legge 3 2012 anche per i debiti relativi a fidejussioni prestate ed escusse dal creditore.
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.