Nuovo esito positivo per Piano Debiti in materia di sovraindebitamento; è la volta del Tribunale di Reggio Emilia.
Tra i numerosi casi seguiti dalla nostra azienda sul Tribunale di Reggio Emilia, vi raccontiamo il caso di una famiglia che si è trovata a subire una serie di avversità economiche: gravi problemi di lavoro e una malattia che ha colpito uno dei familiari, hanno messo in grave difficoltà i nostri clienti per pagare i propri debiti.
Mutuo, prestiti e altri debiti non pagati hanno superato i 200.000 euro, e nonostante uno dei coniugi fosse dipendente con un reddito fisso, è diventato impossibile pagare i debiti. Come purtroppo prevedibile, i creditori hanno iniziato ad aggredire i debitori tramite società di recupero credito molto aggressive, fino ad arrivare al pignoramento dello stipendio.
L’impossibilità di pagare i debiti certificava quindi l’esistenza di una situazione di sovraindebitamento. La famiglia di Reggio Emilia si è così rivolta a Piano Debiti, per cercare di risollevare la situazione e tornare a una vita serena.
Il fatto: il sovraindebitamento del consumatore
Questo caso ha come protagonisti due coniugi originari della Campania che per motivi di privacy chiameremo la famiglia Rossi. I due coniugi nel 2001 decidono di trasferirsi a Reggio Emilia, dove vivono per i primi anni un periodo di stabilità economica trovando sin da subito lavoro. Visto che le cose andavano bene, la famiglia Rossi decide così di acquistare un immobile e per far ciò apre un mutuo.
Purtroppo, nel momento in cui scoppia la crisi economica, il marito viene messo in cassa integrazione per la crisi dell’azienda in cui lavora, e anche alla moglie, sempre a causa della crisi, viene comunicata una forte riduzione dell’ orario lavorativo e dello stipendio.
In questa situazione particolarmente difficile si sommano anche i problemi di salute prima del Signor Rossi, costretto ad un intervento chirurgico grave e successivamente della seconda figlia, alla quale viene diagnosticata una malattia cronica altrettanto grave. Se fino a quel momento, la famiglia, pur con grande difficoltà è riuscita a pagare i debiti (anche chiedendo soldi ad amici e parenti), da questo momento la crisi peggiora e viene meno la possibilità di pagare rate e impegni con le banche.
A peggiorare ulteriormente la situazione arriva la notifica del pignoramento della prima casa promossa dalla banca con cui avevano contratto il mutuo e il pignoramento del quinto dello stipendio del marito, promosso dalla finanziaria con cui avevano aperto i finanziamenti.
Scoperto grazie a internet l’esistenza della legge 3 2012, che può aiutarli a risolvere la loro situazione di sovraindebitamento, i coniugi si rivolgono così a Piano Debiti. Dopo un’accurata analisi della situazione vengono presentate in Tribunale due proposte per il Piano del Consumatore: una per la moglie e una per il marito.
Il piano del consumatore approvato
Abbiamo analizzato il caso e verificato che ci fossero i presupposti per un Piano Del Consumatore.
Raccolti ed analizzati tutti i documenti necessari alla presentazione del piano, è stato nominato un Organismo di Composizione della Crisi (O.C.C.) con il compito di stendere la relazione necessaria per la presentazione in Tribunale.
L’O.C.C. non ha che potuto confermare la meritevolezza e il comportamento senza colpe dei clienti, condizione necessaria per l’approvazione del piano. Infatti, il Piano del Consumatore risulta essere una procedura non sottoposta al voto dei creditori, ma sottoposta ad una sola valutazione del Giudice. Proprio per il fatto di essere valutata esclusivamente dal Giudice, per l’approvazione è strettamente necessario che sia dimostrata la non colpa della famiglia Rossi ad aver contratto la situazione di sovraindebitamento. Si è dimostrato infatti che i due coniugi non potevano aver causato loro stessi la situazione di sovraindebitamento ma questa è stata causata da fattori esterni e incontrollabili (perdita del lavoro e problemi di salute).
Il Giudice ha così convenuto con la proposta di Piano Debiti sulla convenienza sia per i creditori che per i soggetti indebitati e ha così predisposto l’attuazione del Piano del Consumatore con durata di sette anni: grazie a questo piano i clienti pagheranno meno di un terzo dei propri debiti e si vedranno cancellare gli altri debiti che non sono più in grado di ripagare.
Grazie al Piano del Consumatore, procedura resa possibile dall’attuazione della legge 3 del 2012, per la famiglia di Reggio Emilia sarà possibile ritrovare la serenità finanziaria e riacquistare la libertà di loro diritto.
Aspetti tecnici del piano del consumatore
Vi esponiamo questo caso tra tanti perché il caso è significativo rispetto a tre importanti aspetti.
Il primo è relativo alla questione molto dibattuta se sia possibile attivare pratiche “familiari” ovvero un’unica pratica per coniugi che hanno contratto i debiti insieme. Ebbene il Tribunale di Reggio Emilia si è espresso fortemente in tale direzione. Infatti, le pratiche del marito e della moglie, erano state presentate disgiuntamente ma il Giudice ha ritenuto (giustamente a nostro parere) di ricongiungere le due istanze in un’unica pratica.
Altro aspetto è relativo alla durata del Piano del Consumatore. La durata di sette anni, ammessa dal Tribunale di Reggio Emilia, è stata motivata con la necessità di dare una maggiore soddisfazione ai creditori, rispetto a durate più brevi, decisione che orientata diversamente da altri Tribunali, anche limitrofi, dove proprio per tutelare i creditori si intende limitare la durata delle procedure a tempi più brevi.
Inoltre, i clienti avevano firmato una fidejussione a favore del fratello del marito, che è stata cancellata grazie all’approvazione del piano.
Possiamo dedurre da quanto sopra come Reggio Emilia, si confermi un foro particolarmente favorevole ai consumatori in stato di sovraindebitamento, anche anticipando nuove linee giurisprudenziali (come la pratica familiare) che andranno in vigore nel prossimo agosto grazie dal nuovo Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
In un quadro complessivo dove poche procedure relative alla Legge 3 2012 giungono a buon fine, il modello di assistenza del debitore sviluppato da Piano Debiti conferma ancora una volta la sua validità.
Per approfondimenti in tema di Sovraindebitamento leggi il nostro articolo: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
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