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Raccomandata non ritirata: cosa succede e come risolvere

Cosa succede ad una raccomandata non ritirata e quali sono le conseguenze legali del non aver ritirato una raccomandata? Molto spesso capita di avere un’idea chiara del contenuto di una raccomandata che ci è stata recapitata: una multa, una cartella esattoriale, la lettera di un avvocato o altro. Sarà sicuramente passata nella testa di qualcuno la tentazione di rifiutarla o non andare a ritirarla quando è già in giacenza all’ufficio postale.

Non commettere anche tu questo errore! Leggi l’articolo e scopri cosa succede ad una raccomandata non ritirata.

Raccomandata come funziona

La posta raccomandata è un particolare tipo di spedizione postale che usufruisce del servizio accessorio di raccomandazione. La raccomandazione in parole povere consiste nel rendere la raccomandata tracciabile, unica e riconoscibile, attraverso l’apposizione di un codice identificativo numerico.

Quindi una raccomandata serve a provare che una determinata comunicazione è stata recapitata proprio al destinatario, o che è stato tentato nel modo corretto di recapitarla ma il destinatario, pur informato non l’ha ritirata.

Per questo motivo il destinatario della raccomandata deve essere identificato con certezza, se per qualsiasi ragione sia impossibilitato a riceverla, quest’ultimo è tenuto a delegare un’altra persona che prenda il relativo incarico.

Mancato ritiro raccomandata

È importante sottolineare che la non accettazione o una raccomandata non ritirata non annulla i suoi effetti e, di conseguenza, vanno sempre ritirate perché in ogni caso dopo dieci giorni vengono comunque considerate notificate.

Esiste una falsa credenza che se la raccomandata non viene ritirata, non sia valida: attenzione non è vero, dopo 10 giorni che il documento giace presso l’ufficio postale, viene comunque considerata consegnata!!

Pertanto se non ritirate una raccomandata, gli effetti della stessa comunque decorrono a partire da 10 giorni dalla tentata consegna, ma voi non saprete quale comunicazione vi è stata inviata e rischiate che importanti procedimenti – anche di natura legale – vengano mossi contro di voi senza che abbiate la possibilità di difendervi!!

Le raccomandare vanno sempre ritirate! In ogni caso, dopo 10 giorni vengono notificate.

Recuperare una raccomandata non ritirata

Molte persone ci chiedono se sia possibile recuperare una raccomandata non ritirata oppure se sia possibile difendersi dagli effetti della raccomandata se il mancato ritiro non è dipeso da una negligenza. vediamo come agire nei casi principali:

  • Prima di tutto è bene sapere che quanto la raccomandata non viene ritirata nei termini, viene rispedita al mittente, per cui le poste non ve la potranno dare perché non ne sono più in possesso.
  • se avete conservato il tagliandino dell’avviso di giacenza, potete comunque inserire nell’apposita area del sito delle poste, recuperare il mittente e scrivere al mittente di inoltrarvi la comunicazione. Se è un ente pubblico è obbligato a mandarvene copia, ma normalmente anche gli studi legali privati non hanno problemi a inoltrarvele. Vedrete in ritardo la comunicazione che vi riguardava, ma sempre meglio visionarla oltre i termini che non avere proprio idea del motivo per cui quella persona o ente ci ha scritto!
  • Potete provare anche a ricercare se sono presenti comunicazioni a vostro nome presso il Comune di residenza. Infatti in alcuni casi, se la comunicazione non viene ritirata, viene rinotificata presso il comune di residenza che ha un apposito ufficio.
  • Se il mancato ritiro è per cause di forza maggiore (magari ero ricoverato per una grave patologia in ospedale e non ho potuto ritirare la raccomandata) e sono decorsi dei termini perentori, è possibile richiedere a un tribunale di riaprire i termini, comprovando la causa di forza maggiore.
  • Se invece ritenete che non vi sia mai stato recapitato l’avviso di giacenza (cosa rara ma può capitare che il postino sbagli a intestarlo o non lo lasci) chiedete copia della documentazione relativa alla notifica direttamente a poste italiane. Sarà probabile che dobbiate instaurare un contenzioso, per cui in questo caso il nostro consiglio è di rivolgersi a uno studio legale.

Raccomandata non ritirata: valore legale

Ogni cittadino ha il diritto di rifiutare la raccomandata recapitatagli dal postino o non andare a ritirarla alla posta. Come abbiamo già visto non è una scelta intelligente: la raccomandata inviata alla residenza del destinatario che non viene ritirata si considera ugualmente valida, con ogni effetto legale conseguente. Se il destinatario si rifiuta di ricevere la raccomandata o non si trova in casa nel momento della consegna, la busta viene depositata presso l’ufficio postale del posto per un mese e lì vi rimane “in attesa”.

In questo periodo, il destinatario può decidere di andare a ritirare la busta, presentando la ricevuta che il postino gli ha lasciato nella cassetta postale. Allo scadere del mese, se il ricevente non ha ritirato la raccomandata si forma la cosiddetta “compiuta giacenza” e la lettera viene restituita al mittente. In qualsiasi caso, gli effetti per il mittente sono gli stessi di quelli che si sarebbero prodotti se la lettera fosse stata ritirata dal destinatario. Come abbiamo già detto, la raccomandata spedita da chiunque (privato, legale oppure P.A.) e non ritirata per qualsiasi motivo, si considera ricevuta dal destinatario.

Si presume che ogni diffida, contestazione o richiesta contenuta nella busta sia conosciuta dal destinatario e che la scelta di rifiutare la raccomandata o di fingere di non essere stato presente in casa nel momento della consegna, può avere conseguenze gravi per il destinatario. La situazione risulta essere ancora più grave nel caso in cui si tratti di un “atto giudiziario” (la busta verde), una multa oppure una cartella esattoriale.

Sapere da chi proviene la raccomandata non ritirata

In ogni caso, se avete la curiosità di sapere di che tipo di raccomandata si tratti, prima di ritirarla, il postino lascia nella cassetta delle lettere il cosiddetto “avviso di giacenza” con il quale ci comunica di aver tentato il recapito della corrispondenza e di non aver trovato l’intestatario della raccomandata.

L’avviso di giacenza è un foglietto sul quale non si trova né il nome del mittente né l’oggetto del recapito, ma si trova un codice identificativo, tramite il quale vengono numerate tutte le differenti tipologie di raccomandate. Ogni codice equivale ad un tipo di raccomandata.

Se vuoi sapere a cosa corrisponde il codice della tua raccomandata leggi la nostra guida dettagliata su come riconoscere i codici raccomandata.

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