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Piano Debiti partecipa all’Outlook sul sovraindebitamento

Il Movimento Difesa del Cittadino ha pubblicato uno studio che fotografa la ricchezza e i debiti del consumatore. In relazione alla corposa analisi sull’applicazione della Legge 3 2012 in Italia, sono stati ripresi i dati forniti da Piano Debiti sulla propria attività.

Il Movimento Difesa del Cittadino, una delle principali Associazioni a tutela del Consumatore,  ha pubblicato nel mese di novembre un Outlook sul sovraindebitamento delle famiglie ed imprese italiane, raccogliendo tutti i dati sino ad oggi pubblicati da istituzioni finanziarie e statistiche.

Dai dati raccolti emerge innanzitutto, in sintesi, l’aumento dei prestiti al settore privato e alle famiglie (con particolare rilievo dato dalla crescita del mercato dei mutui per l’acquisto delle abitazioni). Cresce inoltre l’indice del clima di fiducia dei consumatori, mentre la propensione al risparmio si mantiene stabile.

Il titolo di questo studio è particolarmente adatto “Italiani tra risparmio e sovraindebitamento”

Le famiglie sono infatti ormai provate da anni di crisi economica. Quello che continua a crescere quindi è purtroppo il fenomeno del sovraindebitamento. Dallo studio si evidenzia che chi conosce la Legge 3 2012 spesso viene scoraggiato dai costi per l’avvio dell’istruttoria e dai compensi a carico del debitore, stabiliti a favore di OCC e periti. A questi ostacoli si aggiungono una giurisprudenza ancora troppo restrittiva per l’indebitato e ancora troppo variabile a seconda dei Tribunali che giudicano sulla materia.

Interviene a questo proposito l’analisi di Piano Debiti. Il nostro approfondimento rileva innanzitutto che i Tribunali del Centro-Nord stanno accettando un criterio molto importante, quello del sovraindebitamento in prospettiva. In base ad esso viene considerato sovraindebitato anche il consumatore non ancora insolvente, ma che è ragionevole pensare che a breve lo diventerà per il peso dei debiti.

I dati di Piano Debiti confermano che le interpretazioni variano molto da Tribunale a Tribunale, addirittura da giudice a giudice. In alcuni casi l’approccio è più favorevole al consumatore. Ad esempio in questi casi viene tenuto in considerazione il ruolo delle società finanziarie che spingono la persona all’eccesso di sovraindebitamento. In altri casi, invece, viene richiesta un’estrema diligenza che di fatto porta a non ammettere quasi mai tutte le procedure presentate. Dall’esperienza dei casi seguiti da Piano Debiti, ad avere un orientamento particolarmente favorevole al consumatore è il Tribunale di Vicenza. Questo Tribunale si spinge all’approvazione di Piani del consumatore dando una nuova interpretazione del criterio di meritevolezza. Per loro questo criterio deve tenere conto anche delle responsabilità del sistema bancario nel generare l’eccessivo sovraindebitamento del consumatore.

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