Se hai ricevuto un’intimazione di pagamento da un tuo creditore o se è stata avviata una procedura di pignoramento presso terzi delle somme che hai depositate in banca, non disperare: non tutto è perduto.
In questa breve guida ti spiegheremo cosa fare in caso di pignoramento e come fare un’opposizione a pignoramento presso terzi in caso di trattenuta sullo stipendio o sulla pensione.
Indice
Opposizione a pignoramento presso terzi: di cosa si tratta
L’opposizione a pignoramento presso terzi è un rimedio a disposizione del debitore, attraverso il quale è possibile far valere l’infondatezza delle pretese del creditore o l’illegittimità degli atti da questo compiuti.
Prima di analizzare nel dettaglio le caratteristiche e le peculiarità del procedimento di opposizione a pignoramento presso terzi, è opportuno ricordare brevemente come funziona il pignoramento e che cos’ è il pignoramento presso terzi.
Pignoramento presso terzi cos’è e come funziona
Come noto, il pignoramento è l’atto con il quale l’ufficiale giudiziario, su richiesta del creditore, espropria il debitore dei suoi beni. A quest’ultimo viene contestualmente intimato di non porre in essere atti dispositivi di tali beni (ad esempio la vendita), a tutela della garanzia del credito. Il pignoramento, pertanto, è un atto che rientra nella più ampia procedura di espropriazione forzata dei beni del debitore inadempiente.
A volte questi beni non sono nell’ immediato possesso del debitore ma di un terzo. Ad esempio, il denaro depositato su un conto corrente è tecnicamente in possesso della banca, così come le somme destinate alla retribuzione del debitore sono in possesso del suo datore di lavoro.
In questi casi, la procedura che dovrà attuare il creditore è quella di un pignoramento presso terzi, in cui l’intimazione a non disporre dei beni pignorati viene fatta non al debitore stesso ma al terzo soggetto che tecnicamente detiene quel bene.
Va ricordato che il pignoramento dello stipendio incontra dei limiti ben precisi. Infatti, può essere pignorato nei limiti di un quinto dell’ importo complessivo, mentre il pignoramento della pensione può avvenire per un quinto della sola parte eccedente al c.d. minimo vitale (pari ad una volta e mezzo l’importo dell’assegno sociale). Invece, quando creditore è l’ Agenzia delle Entrate, le procedure esecutive hanno limiti ancora più stringenti.
Vediamo ora come funziona la possibilità di opposizione a pignoramento presso terzi.
Opposizione a pignoramento presso terzi: dichiarazione del terzo pignorato
Per ottenere il pignoramento presso terzi, il creditore deve notificare al debitore il titolo esecutivo (ad esempio mediante un decreto ingiuntivo) ed il precetto di pagamento (cioè l’intimazione ad adempiere), per poi successivamente notificare l’ atto di pignoramento sia al debitore che al terzo possessore dei beni.
Di regola, il procedimento prosegue attraverso i seguenti passaggi:
- la banca o il datore rilasciano una specifica dichiarazione del terzo, con cui si comunica al creditore l’importo preciso delle somme del debitore in proprio possesso;
- si tiene un’udienza davanti al giudice in cui il terzo, se non l’ha ancora fatto, rende la dichiarazione di cui sopra. Se non sorgono contestazioni, viene fissata un’ulteriore udienza;
- nella nuova udienza, il giudice dispone l’assegnazione delle somme o la vendita dei beni.
Opposizione pignoramento presso terzi: 2 modi possibili
Se, però, si ritiene che il creditore non abbia diritto di procedere o lo stia facendo in modo illegittimo, i soggetti interessati possono proporre un’opposizione a pignoramento presso terzi.
In particolare l’opposizione a pignoramento presso terzi può essere proposta dal debitore, dal terzo possessore dei beni o da qualunque altro terzo che ritenga di avere diritti reali sui beni oggetto di pignoramento.
Nello specifico, il debitore ha la possibilità di fare opposizione a pignoramento presso terzi attraverso i seguenti rimedi:
- opposizione all’esecuzione (ex art. 615 c.p.c.);
- opposizione agli atti esecutivi (ex art. 617 c.p.c.).
Opposizione a pignoramento presso terzi: l’esecuzione
La prima possibilità è pensata nel caso in cui si contesti il diritto del creditore a procedere con il pignoramento. Ad esempio, se si ritiene che il debito sia prescritto, oppure se si ritiene che i beni siano impignorabili. In questo caso, l’opposizione può essere fatta già contro il precetto, quindi ancora prima che sia eseguito il pignoramento. In alternativa, può essere fatta in qualsiasi momento della procedura, purché precedente all’ordinanza del giudice che dispone l’assegnazione o la vendita.
Opposizione a pignoramento presso terzi: gli atti esecutivi
Invece, l’opposizione agli atti esecutivi serve a far valere eventuali vizi di legittimità dei singoli atti compiuti dal creditore nell’ambito della procedura di espropriazione (ad esempio, i vizi nella notifica del titolo esecutivo e del precetto). In tal caso, l’ opposizione deve essere fatta entro 20 giorni dalla data di compimento dell’ atto o da quella in cui il debitore ne ha avuto conoscenza.
L’opposizione agli atti esecutivi può essere proposta anche dal terzo che si trova in possesso dei beni del debitore, ad esempio contro l’ordinanza che disponga l’assegnazione o la vendita, quando provi di non aver avuto conoscenza del pignoramento.
Opposizione del terzo all’esecuzione:
Invece, qualunque altro soggetto che sostenga di essere proprietario dei beni pignorati, o di avere su di essi altro diritto reale, può proporre un diverso rimedio, cioè l’opposizione a pignoramento presso terzi da parte del terzo effettivamente detentore del bene in questione. (ex art. 619 c. p. c.)
Opposizione a pignoramento presso terzi: come comportarsi
Cosa deve fare, quindi, il debitore a cui sia stato notificato un atto di precetto o di pignoramento presso terzi?
Innanzitutto, sin dal momento in cui riceve la notifica del titolo esecutivo e del precetto dovrebbe rivolgersi ad un legale o consulente. Quest’ultimo potrebbe verificare, infatti, se la pretesa creditoria è fondata o meno. Se non appare fondata, sarà possibile già in questa fase iniziare un’opposizione a pignoramento presso terzi in modo da evitare l’espropriazione forzata.
Se invece ritieni che il creditore abbia le sue ragioni e ti stai chiedendo come fare opposizione al pignoramento presso terzi, raggiungere un accordo transattivo a saldo e stralcio o di rateizzazione del debito, potrebbe essere un’ottima alternativa.
Opposizione a pignoramento presso terzi: la procedura di sovraindebitamento
Ormai sempre più spesso il debitore in difficoltà valuta l’accesso ad una delle procedure di sovraindebitamento previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Quando una persona con un debito che non riesce più a pagare si rivolge al proprio legale, spesso la procedura di sovraindebitamento non viene nemmeno proposta perché il professionista non è specializzato in materia o addirittura non la conosce. Si tratta invece di una strada definitiva ed efficace da valutare seriamente con la consulenza e l’aiuto di professionisti esperti.
Piano Debiti: la Legge sul Sovraindebitamento è la nostra specializzazione
La nostra esperienza ci dice che, ancora oggi a dieci anni dall’approvazione della normativa sul sovraindebitamento, molti casi non vanno a buon fine perché male impostati, mancanti di parte della documentazione necessaria, o semplicemente perché si è richiesto qualcosa che non si può ottenere. In molti altri casi, il debitore non pienamente consapevole delle proprie possibilità ottiene risultati molto inferiori di quelli che potrebbe ottenere se ben consigliato ed assistito.
Comprendere che per uscire dai debiti serve un aiuto è il primo passo per risolvere la situazione. Il secondo passo è avere aspettative ragionevoli e l’aiuto di un esperto di procedure di sovraindebitamento, che ben conosca la legge e che possa dimostrare di aver portato a termine con successo altri casi. Sarà il consulente a predisporre quanto necessario e a sottoporre all’OCC la proposta di risanamento delle posizioni debitorie.
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Per prima cosa sappiamo bene che il debitore in difficoltà è in una difficile condizione psicologica, pressato dai debiti e spesso in gravi difficoltà economiche. C’è l’ansia per il futuro dei propri familiari, per il destino della propria azienda o della casa, la preoccupazione di non farcela e di cadere in una spirale senza fondo. Dare un aiuto al debitore per risolvere la sua situazione significa prima di tutto ascoltarlo e fornire un primo consiglio onesto e trasparente. Anche dicendo serenamente “non si può fare” se pensiamo che la la legge sul sovraindebitamento non sia la soluzione giusta.
Non abbiamo una promessa da farti, se non che il nostro impegno sarà massimo per trovare la migliore soluzione per il tuo caso, e di seguirti in ogni passaggio fino al raggiungimento del risultato. Anche per questo prima di accettare un incarico, forniamo sempre al cliente una consulenza gratuita finalizzata a fargli comprendere cosa si può ottenere e cosa non si può ottenere attraverso una procedura di sovraindebitamento.
Per aiutarti a comprender meglio di cosa si tratti, di seguito una breve sintesi di casi reali, seguiti dai professionisti che lavorano con Piano Debiti.
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Domande Frequenti sul Pignoramento presso Terzi
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Cosa significa pignoramento presso terzi?
Il pignoramento presso terzi è una particolare forma di esecuzione forzata che ha per oggetto crediti del debitore non nella sua immediata disponibilità ma in possesso di terzi, che possono essere ad esempio il datore di lavoro, la banca presso cui ha sede il conto corrente, l’Inps.
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Come funziona il pignoramento presso terzi?
Il creditore notifica al debitore il titolo esecutivo (es. un decreto ingiuntivo) e il precetto di pagamento. Successivamente, l’atto di pignoramento viene notificato sia al debitore che al terzo possessore dei beni. Il terzo deve poi dichiarare al giudice l’ammontare delle somme o dei beni in suo possesso appartenenti al debitore.
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Che cos’è l’opposizione a pignoramento presso terzi?
L’opposizione a pignoramento presso terzi è il diritto del debitore di contestare le pretese del creditore o l’illegittimità degli atti compiuti. Può essere proposta anche dal terzo possessore dei beni o da un altro terzo che ritiene di avere diritti su quei beni.
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Come si può fare opposizione a pignoramento presso terzi?
Il debitore può fare opposizione attraverso due principali vie:
Opposizione all’esecuzione (ex art. 615 c.p.c.): Si contesta il diritto del creditore a procedere con il pignoramento, ad esempio se il debito è prescritto o i beni sono impignorabili.
Opposizione agli atti esecutivi (ex art. 617 c.p.c.): Si contestano vizi di legittimità negli atti compiuti dal creditore durante la procedura di espropriazione, come errori nelle notifiche. -
Qual è il termine per fare opposizione agli atti esecutivi?
L’opposizione agli atti esecutivi deve essere proposta entro 20 giorni dalla data di compimento dell’atto contestato o dalla data in cui il debitore ne ha avuto conoscenza.
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Cosa deve fare un debitore se riceve un atto di precetto o di pignoramento presso terzi?
Il debitore dovrebbe consultare immediatamente un legale o un consulente per verificare la fondatezza delle pretese del creditore. Se le pretese non sono fondate, si può iniziare l’opposizione a pignoramento presso terzi. In alternativa, il debitore può cercare di raggiungere un accordo con il creditore, come una transazione a saldo e stralcio o una rateizzazione del debito.
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Chi sono i terzi pignorati?
I terzi pignorati sono coloro che detengono i crediti del debitore ma che non sono il debitore stesso. Nel caso di un pignoramento presso terzi, il terzo è fondamentalmente il debitore del debitore.
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Come opporsi ad un pignoramento presso terzi?
L’unico modo a disposizione del debitore per opporsi ad un pignoramento presso terzi è quello di far valere l’infondatezza delle pretese del creditore o l’illegittimità degli atti da questo compiuti.
Buongiorno,
Ho già 2 pignoramenti sullo stipendio da parte dell’agenzia delle entrate per circa 2,4 milioni di euro. Mi è arrivato un altro pignoramento presso terzi da parte di una società di recupero crediti, ho l’udienza il 18 ottobre alle 15 a Torino.
Possiamo procedere con la legge 3/2012?
Oppure devo dare le dimissioni……
Grazie x la risposta
Si certamente, anzi potrebbe essere l’unica strada per risolvere, a patto che lei non abbia attiva una partita iva. CI contatti per una consulenza preliminare gratuita e senza impegno al 0523 33 73 31.
Buongiorno,posso andare all’udienza di opposizione di pignoramento conto terzi del mio conto senza avvocato ?
Gentile Paola, è possibile partecipare all’udienza di opposizione al pignoramento del conto senza un avvocato. Tuttavia, è sempre consigliabile avere il supporto di un professionista del diritto per assicurarsi di comprendere appieno le implicazioni legali della situazione e per avere un’adeguata rappresentanza legale.
Salve ho già. Pignoramento in corso e una cessione sulla pensione .mi e arr un altro pignoramento da una banca intimando poste e Inps a bloccare tutto. Questa mattina. C’è scritto che l udienza sarà il 27 marzo. LA somma e di 8000 compreso tutto …io ho seri problemi di salute tumore chemio etcc affrontando spese di viaggi per consulti.. come mi devo comportare nn sono in affitto io e mia moglie …mi faccia sapere per evitare che a fine mese nn prenda nulla già e una miseria percepire 1250 al mese pagando parte di spese mediche e il fabbisogno familiare grazie
Buongiorno Antonio, ci spiace per la sua difficile situazione. Può contattarci per valutare un’eventuale procedura di sovraindebitamento, visto che i debiti sembrerebbero essere ingenti
Salve ho ricevuto tramite il mio datore di lavoro un pignoramento presso terzi,sostanzialmente si tratta di un avvocato assegnatomi di ufficio il quale non ha fatto praticamente nulla per me poiché è stato subito sostituito dal mio legale di fiducia e a differenza di quanto mi e capitato in situazioni analoghe (dove i difensori di ufficio mi contattavano per quantomeno discutere la situazione) non mi ha contattato presentandomi una sorta di preventivo di massima come da obbligo di legge ne informatomi su nulla e non ha presenziato ad alcuna udienza o situazione che imponeva la presenza di un avvocato nei giorni immediatamente successivi all’assegnazione e ripeto prima dell’inizio delle udienze ecc è stato sostituito dal mio legale di fiducia. Mi ha diversi solleciti di pagamento da 900€ che sono diventati pignoramenti sul conto corrente (che aveva saldo 0.00) di 2500€ (nel giro di qualche mese) indi mi sono ritrovato con -2500€ sul conto corrente e tutti quelli da me posseduti bloccati.. ora ha proceduto come dicevo con il pignoramento presso terzi ed è stata fissata l’udienza per maggio.. ora io mi chiedo siccome questo rapporto che da diritto a lui a percepire tali somme di denaro non è mai iniziato mai stato autorizzato da me mai incontrato questo avvocato mai parlato con lui in altri modi come e possibile che un giudice gli abbia permesso di eseguire tali pignoramenti senza presentare prove a sostegno della legittimità del debito.. ora ho questa ultima possibilità di fare presente al giudice il fatto che io non ho mai firmato nulla non ho mai né incontrato ne parlato con questo avvocato e che per me non ha fatto niente visto che sostituito pochi giorni dopo l’assegnazione dal mio di fiducia .. come devo comportarmi in vista di questa udienza ? Quante possibilità ho di uscire da questa situazione senza dover subire questa vera e propria truffa?
Salve, le consigliamo di rivolgersi a uno studio legale per tutelare la sua posizione
cordialmente
Ho avuto un pignoramento del conto per 2000 euro nonostante ne abbia saldato già un 50% mesi fa. Cosa potrei fare ? Grazie
Purtroppo nulla. se però ha altri debiti potrebbe valutare una procedura di sovraindebitamento: in questo caso ci contatti per una prima consulenza gratuita.
Giorno 27/01/23 controllando il conto corrente sull app mi ritrovo con un saldo di meno 11000,00euro vado in banca e mi informano che hanno ricevuto un pignoramento sul conto corrente, visto che non avevo ricevuto nessuna comunicazione mi reco in comune ed erano state notificate diverse comunicazioni. Premesso che sono un pensionato e che percepisco circa 1300,00 euro lordi e che sulla suddetta ci sono 210,00euro per una cessione del quinto che era sulla busta paga e 71,00per un,altro pignoramento.possono farmi ulteriori
salve purtroppo se ha dei debiti non pagati, il creditore può sempre procedere con un tentativo di pignoramento..
Buongiorno a novembre a mio marito partita iva è stato pignorato il conto corrente da terzi tramite agenzia dell’entrate.Nel conto non c’era la somma che il creditore reclama di 190 mila euro.
A Marzo ci sarà un udienza. Cosa accade in questo caso?Mio marito ha una casa di proprietà dove viviamo e non vogliamo perderla .Davanti al giudice si può parlare di un piano di reatizzazione ? E magari poi procedere con la richiesta della legge anti suicidio ( ma si rischia di perdere l’immobile?)?Oppure si può intervenire prima dell’udienza per la rateizzazione?
Grazie
Salve, con queste poche informazioni non è possibile darle una risposta seria. ci contatti per una consulenza gratuita.
Buonasera,il.mio.stipendio è stato pignorato dalla sogert,per un totale.di 567€,tari ed idrico 2016/17,ora cosa succede? Sul.mio.stipendio da 944€ si prendono.180€,quando finirà,non ho ricevuto nessun avviso di questo pignoramento ho solo trovato scritto sulla busta paga.Grazie
Salve, sicuramente le è stata inviata una convocazione a un’udienza per l’assegnazione delle somme del pignoramento, a cui sarebbe stato utile partecipare. Per sapere a quanto ammonta il pignoramento puo chiedere al suo datore di lavoro.
Buonasera, scrivo in quanto ho ricevuto un precetto per spese legali della controparte, liquidate in sentenze in cui sono risultate a mio carico. Il precetto mi è stato notificato da parte del legale della controparte, e ora mi chiedo, se dovessi avanzare verso la controparte una proposta (per iscritto e sottoscritta) di rateazione del debito (poiché impossibilitato a saldare l’intero importo in un unica soluzione), e questi rifiuti la mia richiesta, posso procedere mediante opposizione in ipotesi di pignoramento successivo?
Grazie
No, il rifiuto di una rateizzazione non è motivo di successiva opponibilità.
Buongiorno. Ho ricevuto un atto di pignoramento verso terzi da parte dell’agenzia delle entrate e mi si invita a comparire ad udienza nell’aprile 2023. Si tratta di multe , bolli per un importo di euro 5000 circa che mi sono stati già trattenuti dalla cassa integrazione INPS che percepisco.A questo punto mi chiedo perchè devo andare all’udienza se il debito è già stato trattenuto dall’inps.Ci sono altre spese ? e a quanto ammontano? Devo andare con un avvocato o posso farne a meno? E’ possibile risolvere in altro modo? La ringrazio anticipatamente.
Salve Gabriella in caso di udienza, consigliamo sempre di incaricare un legale per presenziare, e tutelare eventuali suoi diritti.
Salve, ho subito un pignoramento presso terzi presso alcuni istituti di credito, le quali mi hanno bloccato i conti ed alcune somme esigue…nell’udienza di assegnazione il creditore non ha provveduto ad iscrivere a ruolo le dichiarazioni dei terzi (banche) ma ha preferito il pignoramento presso terzi (datore di lavoro)…come dovrei fare per sbloccare le somme presso gli istituti di credito? Non e’ un obbligo dell’avvocato del creditore? E se non lo fa posso denunciarlo?
Si dovrebbe notificare i creditore. Se non provvede va diffidato.
salve, per cortesia datemi un parere o un consiglio, ho subito un pignoramento da una società che si è comprata il mio debito dalla banca, decreto ingiuntivo di 8000 euro, come è possibile che poi nel momento finale di assegnazione delle somme si arrivi a 14000 euro, come posso oppormi se io non lo vengo neppure a sapere?
Come si può ottenere 14.000 euro se il debito già gonfiato era di 8000?
Salve, per risponderle seriamente sarebbe necessario verificare gli atti. Le consigliamo di rivolgersi a un legale per la verifica della posizione ed eventualmente la costituzione in atti.
Salve, ho ricevuto un PPT da un mio ex dipendente, per suoi debiti nei confronti dell AGE, ma io non ho debiti nei suoi confronti
La domanda è:
parte in automatico vs tutti i suoi ex datori di lavoro? O la richiesta viene effettuata dal creditore?
Perché non si rivolgono alla dittA dove sta lavorando attualmente?
Gentile Igor, probabilmente il pignoramento è stato notificato in quanto, dai dati in possesso dell’AGE quando ha notificato il pignoramento, la persona risultava alle sue dipendenze. Come ci sarà scritto nell’atto che ha ricevuto, dato che deve comunicare al giudice le eventuali somme dovute nei confronti della persona, basta che comunica, allegando la relativa documentazione, l’interruzione del rapporto di lavoro e che quindi non ci sono somme che possono essere oggetto di pignoramento, così che diventerà inefficace. A quel punto l’AGE, per rivalersi c/o l’attuale datore di lavoro, dovrà fare una nuova indagine e notificare un nuovo pignoramento.
Salve,
ma se non ho più un soldo per pagare i debiti, come faccio a rivolgermi ad un legale per difendermi? Pure lui dovrà essere pagato…
Gentile Pier Luigi, oggigiorno è una condizione davvero comune. A per tale problematica esiste difatti la cosiddetta “Legge anti suicidi”, aggiornata di recente con il nuovo codice della crisi. Una procedura che permette a tutti coloro che non riescono a far fronte a gravi situazioni debitorie di riuscire ad uscirne. Con questo non vogliamo promettere alcun miracolo che la porta in pochi giorni a non avere più alcun debito. E’ un processo complesso a cui sarà seguito da un nostro esperto. I costi che chiediamo sono realmente sostenibili e rateizzabili proprio, e soprattutto, per tutelare i debitori in grave difficoltà. Se lo desidera ci contatti al 0523 33 73 31 per maggiori informazioni.
salve ho avuto un pignoramento del c/corrente da parte dell’agenzia entrate, i debiti ammontano a 387.579,44 interessi compresi trattandosi di carte del 2002 – 2007, ora io pensionato Inps di oltre 75 anni con patologie dell’età quando potrò estinguere il debito considerando che a norma di legge dovrebbero prendere 1/10? – posso fare opposizione davanti al giudice per mitigare la spesa tenendo conto anche della grave situazione economica odierna?
Gentile Roberto, il pignoramento sul conto corrente può essere limitato nella misura in cui la liquidità presente deriva da redditi da lavoro dipendente/pensione, nel qual caso è possibile farlo presente al giudice producendo gli estratti conto, al fine di ottenere una limitazione dell’importo pignorabile. E’ comunque consigliabile che si rivolga ad un legale per questo, e per il futuro che si faccia accreditare su un altro conto la pensione. Dato l’importo ingente del suo debito, ci contatti comunque per valutare la possibilità di accedere anche ad una procedura di sovraindebitamento compilando il form oppure
al numero 0523 33 73 31.
Ho avuto un pignoramento da parte di Equitalia x 6 mesi , una parte di debito e stata saldata ora mi hanno fatto un piano di rateizzazione
facendomi pagare la prima rata , pero il pignoramento non mi viene revocato, che gioco e ?sto pagando il piano di rientro e dall’altra parte altri soldi pignorati verso terzi , ma allora cosa significa pagare il dovuto allo stato italiano ?
cosi la mia azienda cessa ,si lavora in nero ed e doppio colpo x lo Stato Italiano.
Buongiorno, comprendiamo molto bene che quello che è successo la metta in difficoltà e la faccia “indispettire”, ma il comportamento di Equitalia è conforme alla normativa vigente. Si tratta di una dei tanti privilegi che agenzia delle entrate ha nella riscossione del credito, rispetto a un creditore “normale” che è sottoposto a procedure molto più tutelanti per il debitore.
mi sono trovata questa mattina il conto corrente bloccato e la banca riferisce che equitalia richiede il blocco di una quota della pensione.Non ho mai ricevuto nessuna comunicazione o atto di pignoramento presso terzi.Il conto può essere bloccato lo stesso?
Buongiorno, quella che lei ci pone è una delle domande che ci vengono rivolte più di frequente. In effetti è possibile che il pignoramento venga notificato prima al terzo (la banca) che a lei, lo prevede proprio la normativa in vigore. Pertanto l’azione di Equitalia è legittima.
Mio marito ha già un pignoramento di 1/5 su busta paga x un finanziamento non pagato xchè all epoca ha perso il lavoro . Abbiamo fatto alcuni prestiti prima perdesse il lavoro adesso arrivano le lettere di altre finanziare e banche ,volevo sapere dopo il precetto posso pignorare ancora lo stipendio o sono obbligati all accodo?
Salve, potrebbero arrivare altri pignoramenti che verrebbero messi in coda a quello presente. per quanto riguarda un possibile “accordo” forzato, l’unica strada potrebbe essere quella di una procedura di sovraindebitamento, se ve ne sono i pressupposti…
Pochi giorni fa mi e’ stato notificato un PPT, per sanzioni violazioni CDS per un importo di circa 5.000,00 euro. Posso fare opposizione all’esecuzione avanti al Giudice di Pace ? Lavoro solo io in famiglia e con il 1/5 dello stipendio saro’ in serie difficolta’, ho due bambini piccoli.
Posso farlo personalmente o serve necessariamente un legale? Ringrazio in anticipo
Certamente è possibile, sul possibile risultato non ci sbilanciamo è da valutare carte alla mano. Ma per l’opposizione le serve un legale. cordialmente
ho ricevuto una notifica di pignoramento presso terzi, ho depositato dichiarazione positiva sull’esistenza del debito, ma è pendente una procedura di di composizione della crisi d’impresa (il giudice ha omologato l’accordo). Che fine fa la dichiarazione?
Se il debito del pignoramento è anteriore alla procedura, dovrebbe essere stato indicato e confluito nell’accordo di composizione della crisi, con conseguente decadenza del pignoramento; se invece il debito è successivo all’omologa da parte del giudice, si tratta di un debito che rimarrà a suo carico anche una volta ottenuta l’esdebitazione, ad ogni modo l’omologa sospende comunque tutte le procedure esecutive fino al termine del periodo previsto dall’accordo. In ogni caso è meglio che per ogni dubbio al riguardo si rivolga a chi l’ha seguito nel corso della procedura.
Ho ricevuto una notifica di atto di pignoramento presso terzi per un debito di circa 450€ (ente creditore: Comune). È possibile l’opposizione per violazione dei limiti del pignoramento visto che l’importo richiesto è superiore a 1/5 dello stipendio?
Se effettivamente c’è stata violazione del limite, è senz’altro possibile contestarlo. Ma è necessario rivolgersi ad un legale, visto che i tempi per un’eventuale opposizione sono molto brevi.
Ho avuto un pignoramento di terzi e mi hanno bloccato sia il conto in posta che in banca. Vorrei sapere cosa succede alle utenze bancarie tipo pagamenti enel, telefono, ecc.…la banca le continua a pagare o vengono bloccati i pagamenti?
Temo che dovrebbero essere bloccate tutte le disposizioni, anche quelle automatiche, quanto meno fino all’udienza di verifica e di assegnazione delle eventuali somme esistenti al creditore.