HomeCasi di SuccessoSovraindebitamentoMonza, coniugi ottengono la liquidazione dei beni e pagheranno solo un terzo dei debiti

Monza, coniugi ottengono la liquidazione dei beni e pagheranno solo un terzo dei debiti

Grazie all’intervento di Piano Debiti, il Tribunale ammette alla procedura una coppia sovraindebitata, che può così tornare a guardare con fiducia al futuro.

Quando gli affari non vanno per il verso giusto, le conseguenze possono essere molto serie.

Se una coppia di coniugi fa affidamento su un’attività ben avviata e poi questa entra in crisi, si può innescare una reazione a catena che si ripercuote, inevitabilmente, sulla situazione economica e finanziaria di tutta la famiglia.

È esattamente quello che è successo a Francesco e Maria (nomi di fantasia), che a un certo punto si sono ritrovati senza lavoro, senza casa e sommersi dai debiti, con figli da crescere.

La loro situazione debitoria era arrivata ad un’esposizione di oltre 150.000 euro.

Ma ora, grazie all’intervento di Piano Debiti, potranno uscire dai debiti in soli 4 anni, pagando solo una piccola parte dell’importo complessivamente dovuto ai creditori. E potranno pagare in piccole rate, che non incideranno più di tanto sul budget mensile necessario ad affrontare le spese necessarie al sostentamento della famiglia.

La vicenda

La situazione finanziaria iniziale della coppia era apparentemente stabile e consentiva di fare buoni progetti per il futuro, proprio come accade in tante famiglie italiane.

Francesco poteva contare su un discreto stipendio da dipendente, mentre Maria aveva acquistato un’attività commerciale ben avviata. Su questi presupposti, la coppia aveva anche contratto un mutuo per l’acquisto di un immobile da destinare ad abitazione familiare, un investimento che non si poteva certo definire azzardato.

Purtroppo, però, la crisi finanziaria che ha travolto un po’ tutto il mondo negli ultimi anni ha inciso in maniera pesante anche sull’esercizio commerciale gestito da Maria.

In un primo tempo, i due hanno cercato di far fronte a tale congiuntura attraverso un finanziamento, da ripagarsi mediante cessione del quinto dello stipendio di Francesco.

Ma il rimedio non risultava sufficiente, e così si arrivava, nel volgere di pochi anni, dapprima alla vendita della casa e poi alla chiusura dell’attività di Maria.

La coppia andava così a vivere in un appartamento in affitto insieme ai propri figli piccoli: una nuova, importante spesa da affrontare, mentre venivano definitivamente meno le entrate derivanti dall’attività della moglie, ormai chiusa.

E per di più lo stipendio del marito risultava decurtato, in virtù della cessione del quinto alla finanziaria.

Senza che la coppia potesse fare ormai alcunché, la situazione precipitava: venivano contratti ulteriori prestiti per far fronte ai debiti già esistenti, ma ormai si trattava di un circolo vizioso.

E anche se Maria, intanto, con grande fatica riusciva a trovare un piccolo impiego, i debiti della coppia si accumulavano sino a raggiungere la spropositata cifra di oltre 150.000 euro!

La soluzione: rivolgiti ai professionisti del sovraindebitamento

Cosa si dovrebbe fare in questi casi?

Esattamente quello che hanno fatto Francesco e Maria: rivolgersi a dei professionisti del settore.

Piano Debiti è il punto di riferimento nella gestione delle crisi da sovraindebitamento ed ha subito individuato la soluzione più adatta alla situazione della coppia: la liquidazione dei beni prevista dalla legge 3 del 2012.

Si tratta di un rimedio previsto dalla legge, che consente all’indebitato di risanare la propria posizione secondo le risorse patrimoniali che ha a disposizione, senza al contempo dover rinunciare alle entrate necessarie per il sostentamento della propria famiglia.

Come uscire dai debiti pagandone solo una piccola parte

Il progetto di piano di rientro predisposto per la coppia da Piano Debiti è stato accolto dal Tribunale, perché risultava rispettoso delle legittime pretese dei creditori, ma consentiva al contempo a Francesco e Maria di riemergere pian piano dai debiti senza eccessivi sacrifici.

In particolare, il giudice ha apprezzato il fatto che la coppia abbia messo a disposizione della procedura praticamente tutto il patrimonio di cui dispone, che nello specifico è rappresentato dai redditi da lavoro dei due coniugi.

E così, lo stipendio di Francesco, ammontante a circa 2.000 euro, verrà gravato da un’uscita mensile di circa 600 euro in favore dei creditori, mentre verrà sospeso il pagamento del quinto dello stipendio in favore della finanziatrice.

Allo stesso modo, lo stipendio di Maria subirà una decurtazione di 300 euro mensili in favore dei creditori.

E questo solo per la durata di 4 anni. Dopo tale periodo, se il giudice riconoscerà che la situazione debitoria della coppia si era venuta a creare senza particolari colpe dei due coniugi, dichiarerà l’esdebitazione e tutte le somme ancora dovute saranno condonate.

In pratica, tutto questo significa che a fronte di un debito di circa 150.000 euro, Francesco e Maria potranno uscire dai debiti pagando circa 50.000 euro, appena un terzo del totale.

E lo faranno pagando in rate di importo sostenibile che consentiranno loro, nel frattempo, di mandare tranquillamente i figli a scuola, pagare l’affitto e affrontare ogni altra spesa quotidiana senza troppi pensieri.

Se anche tu ti trovi in una situazione di sovraindebitamento, rivolgiti a Piano Debiti: una soluzione c’è.

Per ulteriori informazioni su come uscire dai debiti clicca qui.

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