HomeCasi di SuccessoMilanoSovraindebitamentoLiquidazione del patrimonio approvata a Milano, riconosciuto ai creditori appena il 6%

Liquidazione del patrimonio approvata a Milano, riconosciuto ai creditori appena il 6%

Ci sono situazioni di difficoltà economica che a volte si trasformano in delle vere e proprie sabbie mobili: più cerchi di uscirne, e più ci sprofondi dentro.

Lo sa bene il nostro cliente, che per la sua privacy qui chiameremo con un nome fittizio, Giuseppe.

Giuseppe ha lavorato per tutta la vita come dipendente ATM. Lo stipendio era inizialmente modesto, ma sia lui che la sua compagna lavoravano e desideravano andare a convivere, per cui decidono di prendere casa in affitto.

Sono però molto giovani, devono cavarsela con le proprie forze, motivo per cui chiedono i primi finanziamenti, in modo da poter prendere gli arredi di casa, sposarsi, comprarsi una macchina.

Poi, però, alle spese ponderate ne seguono altre, frutto di eventi imprevisti: alcuni felici – la nascita di due figli – altri che mai avrebbero desiderato, come il furto dell’auto appena comprata.

I soldi non bastano mai, e Giuseppe ogni volta chiede un nuovo finanziamento, e poi un altro ancora, ed ancora, finché le rate non diventano troppe, non riesce più a pagare. Arriva il pignoramento dello stipendio, l’unico della famiglia, perché nel frattempo la moglie aveva perso il lavoro a causa della recente pandemia.

I debiti sono ormai insostenibili, oltre 170.000 Euro, quando Giuseppe realizza di aver bisogno di aiuto.

Liberarsi dai debiti: la liquidazione del patrimonio

Giuseppe, grazie a Piano Debiti, capisce che la soluzione per uscire dai debiti non è -e non può essere più- quella di chiedere nuovi finanziamenti. Con la nostra consulenza scopre che, grazie alla legge 3 del 2012, è possibile avvalersi di procedure di risoluzione delle crisi da sovraindebitamento, pensate proprio per permettere a chi è in situazioni insostenibili di liberarsi dai debiti una volta per tutte.

E, come proposto, la nostra azienda ha ottenuto per lui un decreto di omologa del progetto di liquidazione del patrimonio, da parte del Tribunale di Milano.

Vediamo allora quella che è stata la procedura approvata per Giuseppe, e che potrebbe anche essere la soluzione per tantissime altre persone che, come lui, sono oppressi dal peso di troppi debiti.

La situazione del nostro cliente

Quando il sig. Giuseppe si è rivolto alla nostra azienda, non poteva ripagare i suoi debiti in nessun modo.

Aveva provato a rifinanziare i prestiti fatti, rinegoziare la rata, ma alla fine il peso dei debiti era diventato molto più di quello che poteva sopportare.

Non sarebbe mai riuscito a ripagare tutti i finanziamenti fatti, neppure in una vita intera. Né aveva alcun immobile da offrire o bene di valore, nessuno che potesse contribuire dandogli una mano. Neppure le banche gli facevano più credito, perché era stato segnalato come cattivo pagatore.

Poteva contare solo sul suo stipendio a tempo indeterminato. Di norma avrebbe guadagnato circa 1.850 Euro netti ogni mese, ma con il pignoramento del quinto si ritrovava con una trattenuta sulla busta paga di oltre 400,00 Euro. Non gli veniva accreditato neanche quel minimo che gli serviva per mantenere la famiglia, per pagare l’affitto.

Eppure, anche se allora non gli sembrava di vedere alcuna via d’uscita, assieme al nostro team di professionisti ha scoperto che la via d’uscita c’era, e come fare a raggiungerla.

Legge 3 del 2012: la soluzione di Piano Debiti

Grazie alla nostra consulenza, viene presentata quella che è per Giuseppe la soluzione più indicata: la liquidazione del patrimonio prevista dalla legge 3/2012.

Con questa procedura, dopo soli quattro anni, il nostro cliente otterrà la cancellazione di tutti i debiti, di fatto versandone ai creditori solo una minima parte, rateizzata, per un totale di appena 26.000 Euro.

Il Tribunale di Milano, infatti, ha approvato la proposta avanzata: il sig. Giuseppe pagherà ai creditori solo una rata di circa 240 Euro al mese, oltre alle mensilità aggiuntive, ed al termine della durata procedura potrà ottenere l’esdebitazione – ossia verrà liberato di tutto il debito residuo.

Questo perché, con il decreto del Tribunale, abbiamo ottenuto anche l’interruzione del pignoramento dello stipendio in corso, e il diritto del sig. Giuseppe a conservare la somma che aveva indicato essergli necessaria al sostentamento suo e della sua famiglia.

E non è tutto: come richiesto, il Giudice ha anche riconosciuto la facoltà di escludere dalla procedura la sua autovettura, che manterrà in quanto indispensabile per gli spostamenti.

Ciò significa che, pagando solo una cifra per lui assolutamente sostenibile, Giuseppe non avrà presto più alcun debito, ed è già tornato a vivere sereno. Infatti, anche se alla maggioranza dei creditori non verrà pagata che una minima parte, appena il 6%, verso di loro verrà liberato per sempre.

Vuoi sapere anche tu se puoi accedere alle procedure di risoluzione del sovraindebitamento? Contattaci subito, il nostro staff di consulenti è a tua disposizione!

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