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Assolutamente no, siamo presenti su tutto il territorio italiano grazie ad una rete di professionisti e studi legali convenzionati.
Potrai svolgere la consulenza gratuita in tre principali modalità:
- Presso una delle nostre sedi operative;
- Direttamente a casa tua o luogo a te più comodo, un nostro consulente di zona potrà raggiungerti;
- Tramite videocall mediante Google Meet, Zoom o videochiamata WhatsApp, il metodo più comodo e soprattutto rapido per fare subito il primo passo verso la soluzione al sovraindebitamento.
La nostra prima consulenza è e rimarrà sempre gratuita a tutti coloro che ci chiedono assistenza. Tale incontro ha lo scopo di permetterci di inquadrare la situazione del cliente in modo da poter valutare la fattibilità della procedura e poter fornire sempre la migliore soluzione per liberarsi dai debiti una volta per tutte. Contattaci al numero 0523 33 73 31 oppure clicca qui.
Il primo passo è sempre un colloquio telefonico, dove la nostra incaricata ti farà alcune domande per capire meglio la tua situazione debitoria. Una volta valutato il caso nel suo complesso, potremo dirti se rientra all’interno della casistica prevista dalla Legge 3 2012 e se è conveniente accedervi.
Come quasi tutte le leggi italiane, la Legge 3 2012 non è di facile comprensione e le molte informazioni presenti su Internet (spesso poco accurate o fuorvianti) non aiutano la chiarezza.
Uno dei nostri obiettivi è spiegare chiaramente e con parole semplici la normativa a chi ci contatta. Quando una persona in difficoltà esce da un appuntamento con un nostro collaboratore, ed ha le idee chiare sulle possibilità della legge 3 2012, abbiamo già raggiunto un importante obiettivo!
Leggi la nostra guida completa: Sovraindebitamento: la guida per il debitore aggiornata.
Ogni pratica è seguita da un team di persone, ognuna con una specializzazione, che seguiranno la pratica fino alla predisposizione della documentazione da depositare in Tribunale. Nella fase finale viene coinvolto anche un legale per l’assistenza nella procedura.
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La risposta è sì, anche se non siamo noi a bloccarli. Una volta preparata e depositata la pratica in Tribunale tutte le azioni esecutive verranno sospese dalla procedura di sovraindebitamento. Servono dei tempi tecnici, per cui è meglio agire per tempo. Capita che purtroppo qualche cliente ci contatti poco tempo prima dell’asta: in questi casi è difficile fare miracoli, mentre qualche mese prima è un tempo di norma sufficiente.
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Innanzitutto, dovrai raccogliere i documenti necessari per poter svolgere la nostra attività. L’invio di tutta la documentazione è fondamentale per poter analizzare la tua posizione in profondità e fornirti risposte serie ed affidabili. Considerata la complessità della materia, anche piccole differenze tra le informazioni raccolte in fase di colloquio e quanto emerge dai documenti e/o situazioni di fatto, potrebbero portare a soluzioni applicabili completamente diverse.
Possono accedere alla Legge tutti i soggetti che non rientrano nelle disposizioni previste dalla legge fallimentare, ovvero: lavoratori dipendenti pubblici e privati, pensionati, aziende agricole, piccoli imprenditori e professionisti.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Legge 3/2012: le dieci cose da sapere nel 2020.
Chiama subito il nostro numero 0523 33 73 31 e con la nostra consulenza gratuita scoprirai se il tuo caso rientra tra quelli previsti dalla Legge 3 2012. Non aspettare! Chiama subito.
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Attivando la procedura di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento è possibile anche sanare i debiti con Equitalia, per cui si pagherà solo una parte del debito e liberati dalla parte restante, a seconda della situazione patrimoniale individuale. L’IVA, tuttavia, non può essere cancellata e va pagata, anche se con la procedura si può ottenere una dilazione del pagamento.
No, la normativa non prevede una somma minima di debiti per accedervi. Tuttavia, consigliamo di attivare tale procedura solo in situazioni di debiti rilevanti, di almeno qualche decina di migliaia di euro, per intenderci. Accedere alla procedura con debiti minori porterebbe a dei costi per la pratica che potrebbero incidere pesantemente sul bilancio complessivo.
Per sapere tutto sul sovraindebitamento leggi l’articolo.
Assolutamente si: inoltre, questa situazione può essere giudicata come condizione di meritevolezza che fornisce maggiori probabilità di ottenere risultati positivi.
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Purtroppo anche se si è arrivati al punto in cui la nostra casa è stata venduta all’asta, non sempre la situazione debitoria è risolta. L’immobile di proprietà infatti, ogni volta che va all’asta, subisce dei ribassi, derivanti dal deprezzamento dell’immobile stesso.
Quindi, nel caso in cui anche dopo questa vendita rimangano dei debiti residui, i creditori vanno nuovamente all’attacco di ciò che rimane (ad es. un conto corrente) oppure portano avanti azioni verso chi ha eventualmente prestato delle garanzie.
Con la Legge 3 2012 è possibile intervenire e risolvere la situazione, pervenendo ad una definitiva esdebitazione.
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Assolutamente si: inoltre, questa situazione può essere giudicata come condizione di meritevolezza che fornisce maggiori probabilità di ottenere risultati positivi.
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Assolutamente si: non solo se sei un cattivo pagatore puoi accedere alla normativa, ma, inoltre, potrai vederti cancellare il debito in caso la procedura andasse a buon fine e potrai, quindi, tornare “pulito” in CRIF.
Essenzialmente la normativa copre tutte le tipologie di debito contratte con banche, istituti finanziari, fornitori, soggetti provati e pubblici.
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Verrai contattato per fissare un appuntamento, presso i nostri uffici, con un nostro esperto, che raccoglierà di persona tutte le informazioni e studierà la strategia migliore per la presentazione del Piano. Anche in questo caso il primo appuntamento è gratuito e senza impegno.
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Se non è possibile attivare la Composizione della Crisi da Sovraindebitamento per la tua situazione, puoi comunque contattare un nostro esperto che, gratuitamente, ti fornirà una serie di opzioni alternative per gestire la sua situazione.
Piano Debiti è convenzionata con alcuni legali esperti della materia, ma è possibile che il cliente utilizzi un suo legale di fiducia che può collaborare con noi. Nel caso il cliente utilizzi il proprio legale, i costi dovranno essere pattuiti direttamente con l’avvocato.
Per maggiori informazioni consulta l’articolo: Legge 3/2012: le dieci cose da sapere nel 2020.
La risposta varia in base alla situazione contingente, che dovrà essere analizzata da un esperto. Se si ha tempo a disposizione, si può preferire la legge 155 se si è consumatori o si vuole accedere alla liquidazione controllata. Se, invece, ad esempio, si parla di Piccolo Concordato, la convenienza ad usare l’una o l’altra normativa va verificata.
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La differenza tra il piano del consumatore e il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore si basa principalmente sulla terminologia aggiornata e sulle condizioni richieste per accedere alla procedura.
- Piano del consumatore (terminologia precedente): Era uno strumento destinato a individui non imprenditori o professionisti, consentendo loro di presentare un piano per il pagamento dei debiti basato sulle loro capacità economiche. Questo piano non richiedeva il consenso dei creditori, ma doveva essere approvato dal tribunale. Per accedere a questa procedura, il debitore doveva dimostrare di essere meritevole, ovvero che il suo sovraindebitamento non era dovuto a colpa grave o a frodi.
- Piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore (terminologia attuale): Con l’introduzione del Codice della Crisi d’Impresa, il piano del consumatore è stato rinominato in piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore, introducendo un criterio di accesso meno stringente. Infatti, non è più necessario dimostrare la “meritevolezza”, ma è sufficiente l’assenza di colpa grave o frode. Questa modifica rende più accessibile la procedura, permettendo al debitore di presentare un piano di pagamento che preveda anche importi ridotti o rateizzati, sempre con l’approvazione del tribunale. Il piano può adattarsi alle circostanze economiche del debitore e non richiede il consenso dei creditori.
In entrambe le versioni, l’approvazione da parte del giudice rimane cruciale, ma il criterio della meritevolezza è stato sostituito con quello meno severo di assenza di colpa grave. Questo rende la procedura più accessibile per i debitori, offrendo una maggiore flessibilità e opportunità di risolvere la propria situazione debitoria.
Dovrai sostenere un costo solamente se deciderai di affidarci l’incarico di seguirti. Il costo ti sarà esposto in fase di analisi della tua situazione personale.
Capiamo il momento di difficoltà economico che i nostri clienti devono affrontare e pertanto il nostro costo è adeguato alle tabelle minime professionali per le imprese, mentre le tariffe sono ulteriormente agevolate per il caso del consumatore.
Il costo di qualsiasi attività professionale è legato sia alle ore di lavoro necessarie per svolgere l’attività, sia alla competenza specialistica che abbiamo dovuto costruire per darti un servizio di qualità.
Ti invitiamo solo a riflettere che una pratica di sovraindebitamento è probabilmente una delle cose più importanti che una persona farà nella propria vita ed essere sostenuti da un servizio di qualità è fondamentale per non andare incontro a facili fallimenti e delusioni.
Il costo di una domanda di esdebitazione può variare tra i 300 e i 500 euro per l’assistenza legale, oltre al costo del deposito della domanda in Tribunale pari a euro 127.
Questo costo è riferibile alla sola domanda di esdebitazione che segue una procedura di liquidazione del sovraindebitato. La procedura di liquidazione ha invece altri costi che dipendono dalla procedura stessa.
Per conoscere tutti i dettagli sulla procedura di esdebitazione puoi leggere l’articolo: Ottenere l’Esdebitazione: la guida completa per punti
Le nostre consulenze legali per il saldo e stralcio variano in base ad una serie di fattori. In generale, verrà calcolata una percentuale progressiva sull’importo risparmiato rispetto al debito iniziale.
Per approfondimenti consulta l’articolo: Saldo e stralcio bancario, la guida completa per il debitore.
Sì, non solo è possibile, ma a volte un aiuto esterno contribuisce a formulare una proposta adeguata.
Per portare a termine una procedura servono dai sei agli otto mesi, ma si possono bloccare pagamenti ed esecuzioni (aste immobiliari ad esempio) con la presentazione del piano.
Non è possibile darti una tempistica esatta, in quanto il tempo per svolgere il nostro lavoro dipende dalla complessità del tuo caso. Normalmente ci impegniamo per dare una prima risposta entro due mesi dalla ricezione completa della documentazione richiesta, ma alcuni casi potrebbero richiedere un tempo più lungo.
Per arrivare all’omologa, ovvero all’approvazione del Tribunale, i tempi previsti dalla normativa sono di circa un anno: può sembrare una tempistica lunga, ma rispetto ai tempi medi della giustizia civile in Italia, si tratta di un percorso veloce.
Sia in caso di esito positivo che negativo, il creditore provvederà ad inviare una comunicazione al debitore che ha effettuato la proposta di saldo e stralcio. Le tempistiche possono variare molto, ma solitamente si attende da 2 settimane a circa un mese prima di avere una risposta definitiva.
Per approfondimenti consulta l’articolo: Saldo e stralcio banca, la guida completa per il debitore.