Quando curare chi ami spinge al sovraindebitamento
Maurizio (nome di fantasia), residente in provincia di Livorno, ha visto crollare le sue certezze quando la moglie è stata colpita da una grave malattia. In pochi mesi, la vita familiare è cambiata radicalmente: da due stipendi modesti ma sicuri, la famiglia si è ritrovata a dover sopravvivere con il solo reddito di Maurizio, mentre le spese mediche aumentavano. Per non far mancare nulla a sua moglie e a suo figlio, ha iniziato a chiedere piccoli prestiti, rinegoziare quelli vecchi, fino a ritrovarsi sommerso dai debiti per malattia.
Non si trattava di scelte irresponsabili, ma di un atto d’amore: garantire cure, trasporti, medicine. Tuttavia, il peso economico è diventato insostenibile. Le trattenute sullo stipendio riducevano al minimo il reddito disponibile. A quel punto, Maurizio si è rivolto a Piano Debiti.
Quando la malattia porta instabilità economica in famiglia
L’indebitamento aveva quasi raggiunto i 150.000 euro, distribuiti tra banche, finanziarie, Agenzia delle Entrate, enti locali e società di servizi. Il reddito netto mensile di Maurizio non bastava più a sostenere la famiglia. Con lucidità e trasparenza, i consulenti di Piano Debiti hanno ricostruito l’origine di quei debiti per malattia, documentando l’invalidità della moglie e il crollo del reddito.
È stata avviata una liquidazione controllata, la procedura più idonea alla sua condizione, che ha permesso di sospendere le trattenute e definire un piano realistico e dignitoso. È stato inoltre riconosciuto il diritto della famiglia a mantenere l’unica autovettura, indispensabile per accompagnare la moglie alle visite mediche frequenti.
Il Tribunale approva il piano e cancella oltre l’80% del debito
Il Tribunale di Livorno, dopo l’analisi del piano e delle circostanze personali, ha accolto la richiesta avanzata da Piano Debiti, riconoscendo la meritevolezza del debitore. Grazie al supporto dell’OCC della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno, è stato possibile avviare un percorso che porterà Maurizio a cancellare oltre l’80% del debito.
Il provvedimento non è solo un risultato giuridico: è un riconoscimento umano. I debiti per malattia non sono una colpa, ma una conseguenza di eventi straordinari che devono essere affrontati con strumenti di legge, sensibilità e competenza.
La voce di chi ha ritrovato il respiro: “Adesso posso pensare alla salute e non solo ai conti”
“Non è facile chiedere aiuto, soprattutto quando ti senti in colpa per cose che hai fatto solo per amore. Ma Piano Debiti mi ha fatto sentire ascoltato e compreso. Ora posso prendermi cura di mia moglie senza il terrore di finire sotto sfratto o con lo stipendio pignorato.”
Per chi affronta una malattia e non vuole essere schiacciato dai debiti
Il caso di Maurizio dimostra che anche nei momenti più bui è possibile trovare una via d’uscita. I debiti per malattia non devono diventare una condanna a vita. Con l’assistenza di esperti come quelli di Piano Debiti, si può ricostruire la propria vita, proteggere i propri cari e liberarsi da un fardello ingiusto.
Da oltre nove anni, Piano Debiti aiuta persone reali a superare situazioni complesse con professionalità e umanità. Ogni percorso è studiato su misura, con un approccio che mette al centro non solo il debito, ma la persona.

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