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Cliente di Genova esce da grave sovraindebitamento

Un altro esito positivo per Piano Debiti in materia di sovraindebitamento; è la volta del Tribunale di Genova.

Un uomo residente a Genova, a seguito dell’avvio di un’attività da libero professionista ed a causa della crisi che ha investito il nostro paese negli ultimi anni, si è ritrovato a vivere una grave situazione di sovraindebitamento.

Il signor Luca, protagonista di questo caso godeva di un reddito solido, costruito dopo tanti anni di lavoro in un’importante azienda del luogo. Successivamente all’avvio di una nuova attività da libero professionista sono iniziati i problemi di indebitamento che hanno portato il signor Luca a contrarre un debito di trecentoventi mila euro.

Le cause che hanno determinato lo squilibrio finanziario sono ritenute essere principalmente:

  • il venir meno dei redditi prodotti dalla sua attività professionale
  • la difficoltà del cliente a ricollocarsi sul mercato lavorativo vista l’età (il cliente era infatti prossimo alla pensione di anzianità).
  • la situazione di generale crisi che sta gravando, ormai da anni sul nostro territorio.

Il signor Luca si è così rivolto a Piano Debiti, azienda specializzata nel risolvere situazioni di sovraindebitamento, per ritrovare la serenità finanziaria.

Vista la particolare situazione (il cliente possedeva solo un’abitazione su cui gravavano due mutui e non aveva altre disponibilità liquide per ripagare i debiti) si è deciso così di presentare il piano di liquidazione del patrimonio per poter risollevare la situazione del Signor Luca e liberarlo definitivamente dai debiti.

Il fatto

Il protagonista di questo caso di sovraindebitamento risulta essere un uomo residente a Genova, che per motivi di privacy chiameremo il Signor Luca. Il nostro cliente godeva di un ottimo e stabile reddito, frutto di anni di lavoro in un’importante azienda della zona. Vista la sua situazione di stabilità economica il signor Luca decise di aprire un mutuo di durata ventennale per acquistare la prima casa di proprietà.

Le problematiche dovute ai debiti iniziarono solo successivamente, nel 2001 quando, dopo molti anni di lavoro da dipendente il nostro cliente decise di dare inizio ad una propria attività da libero professionista. In quel periodo il Signor Luca dovette adeguarsi anche a un altro cambiamento: nel 2002 infatti si sposò e vendette alcuni finanziamenti della banca per potersi trasferire in un nuovo appartamento con la moglie (all’epoca disoccupata) e il suo bambino di circa 6 anni.

La nuova attività non portò però i risultati tanto sperati, ben presto infatti entrò in una dura crisi che durò fino al 2009. Anche il matrimonio fu colpito da una crisi che portò qualche anno dopo alla separazione dei due coniugi. Il nostro cliente si ritrovò così a vivere una situazione particolare caratterizzata dal venir meno dei redditi prodotti dalla propria attività lavorativa e dall’obbligo di dover versare mensilmente una quota all’ex moglie, da sommare al pagamento del canone di affitto dell’abitazione in cui viveva la madre (economicamente impossibilitata a sostenersi autonomamente).

Entrato quindi nell’età pensionabile, il nostro cliente smesse definitivamente di lavorare. In pensione, con più debiti da pagare, si ritrovò ben presto nell’impossibilità di poter sostenere tutti i suoi obblighi. Il Signor Luca fu costretto a richiedere un secondo mutuo sulla casa di proprietà. Questo però non fu sufficiente per risollevare la situazione a causa del continuo aumentare del debito, che ormai ammontava a trecentoventi mila euro, parte con l’Agenzia delle Entrate e parte con le banche.

Il Signor Luca, non avendo alcuna possibilità per riuscire a pagare tutto l’ammontare del debito, si rivolse a Piano Debiti. Piano Debiti, dopo un’accurata analisi della situazione del cliente arrivò alla decisione di presentare in Tribunale un piano di liquidazione del patrimonio.

Le motivazioni della presentazione del piano di liquidazione del patrimonio sono dettate dalla particolare condizione in cui si ritrovava il signor Luca; il cliente infatti non possedeva alcuna liquidità di conto corrente utilmente impiegabile per ripagare i debiti in altro modo.

In questo modo viene raggiunto l’obiettivo principale del nostro cliente: evitare che vi sia un pignoramento o una trattenuta sulla pensione. Quest’ultima infatti, grazie alle procedure ex legge 3 del 2012 viene salvaguardata e potrà essere incassata dal cliente senza pericolo di trattenute.

Il piano approvato

Una volta raccolti tutti i documenti necessari alla presentazione del piano è stato quindi nominato un organismo di composizione della crisi (O.C.C.) con il compito di confermare la ricostruzione della situazione economico patrimoniale del Signor Luca, redatta da Piano Debiti. Successivamente è stato verificato ed attestato il comportamento diligente e senza colpe del cliente (si tratta questa di una condizione necessaria per la riuscita della pratica). Dopo i dovuti accertamenti la domanda di liquidazione del patrimonio è stata accolta come previsto dal Tribunale di Genova.

Il Giudice ha infatti deciso che, trattandosi il Signor Luca di una persona fisica non assoggettabile ad altre procedure concorsuali, non esista modo migliore per liberare il cliente dai suoi debiti se non aprendo la procedura di liquidazione del patrimonio. Questa procedura, promossa dalla legge 3 del 2012 prevede la messa a disposizione dei creditori di tutti i beni di proprietà del cliente.

Passati quattro anni dall’apertura della procedura, il Signor Luca potrà considerarsi completamente esdebitato; la procedura infatti porterà alla perdita del patrimonio insieme alla liberazione da tutti i debiti.  Grazie alla liquidazione del patrimonio, resa possibile dall’attuazione della legge 3 del 2012, il signor Luca potrà ritrovare la serenità finanziaria tanto desiderata e riiniziare una “nuova” vita senza debiti.

Aspetti tecnici

Quello del Signor Luca risulta essere un caso particolare in quanto si tratta di uno dei primi casi di sovraindebitamento risolti dal Tribunale di Genova.

Rispetto ad altri Tribunali, quello di Genova infatti ha da sempre avuto un approccio più cauto alla legge 3 del 2012. L’esito positivo di questo caso risulta essere un doppio traguardo: non solo si è riusciti ad arrivare alla completa esdebitazione del cliente, ma questo risultato è ancora più importante se inquadrato nell’ottica della particolare prudenza ed attenzione che utilizzano i giudici genovesi a valutare questo tipo di pratiche.

Proprio per questo siamo ancora più soddisfatti del nostro lavoro e confidiamo che anche le altre pratiche presentate al Tribunale di Genova possano avere uno sbocco positivo.

Il caso specifico non aveva particolari complessità; dagli atti però emerge una nozione riguardante la particolare situazione del Signor Luca in quanto soggetto pensionato. Pare infatti una cosa ovvia, ma ben fatto il Tribunale di Genova a specificare che tra le cause di “irrisolvibilità” della situazione di sovraindebitamento in cui si ritrovava il nostro cliente, ci fosse proprio il fatto che il signor Luca fosse entrato nel periodo di pensionamento di anzianità e che quindi avesse l’obbligo/ diritto a non doversi ricercare un’attività lavorativa finalizzata a sanare le posizioni debitorie precedentemente contratte.

In un quadro complessivo dove poche procedure relative alla Legge 3 2012 giungono a buon fine, il modello di assistenza del debitore sviluppato da Piano Debiti conferma ancora una volta la sua validità.

Se vuoi approfondire la tematica della Liquidazione del patrimonio di invitiamo a leggere in nostro articolo dedicato: Liquidazione del patrimonio: cos’è e come accedere.

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