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CASO RISOLTO. Fallimento dell’attività famigliare e rinascita: la storia di Luca

Quando il fallimento dell’attività famigliare travolge tutto

Luca (nome di fantasia per tutelare la privacy), residente a Genova, si è rivolto a Piano Debiti dopo aver vissuto una delle esperienze più destabilizzanti: il fallimento dell’attività familiare. Il bar gestito insieme alla compagna, che rappresentava il cuore economico del loro nucleo, ha dovuto chiudere durante la pandemia. Da quel momento, tutto è precipitato: i debiti sono aumentati, il reddito si è ridotto a un solo stipendio e la paura di perdere casa e serenità si è fatta opprimente.

Il debito accumulato – quasi 250.000 euro – comprendeva esposizioni verso banche, Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, finanziarie e il Comune di Genova. La compagna, disoccupata, si occupava dei figli piccoli, mentre Luca, con con il suo unico reddito, non riusciva più a sostenere il peso delle spese familiari e delle passività ereditate dal bar.

La crisi economica di una famiglia dopo il crollo dell’attività

Dopo aver analizzato attentamente la situazione, i consulenti di Piano Debiti hanno individuato la Liquidazione Controllata Familiare dei sovraindebitati come lo strumento più adatto. Il piano prevedeva la messa in vendita dell’immobile di proprietà – l’unico bene significativo – evitando però ulteriori perdite e mantenendo intatto il reddito necessario alla sopravvivenza del nucleo.

Nel corso della procedura, durata tre anni, l’attenzione è rimasta centrata sulla tutela del benessere familiare, con la possibilità di destinare ai creditori eventuali redditi futuri della compagna, qualora avesse trovato un’occupazione.

Quando la giustizia riconosce il valore umano dietro un fallimento

Il Tribunale di Genova ha approvato la proposta, accogliendo la documentazione e riconoscendo la buona fede di entrambi i debitori. Il valore dell’immobile sarà sufficiente a coprire integralmente solo i debiti ipotecari e quelli in prededuzione, lasciando inevasi quelli privilegiati e chirografari.

In questo modo, oltre il 65% dei debiti è stato cancellato, restituendo a Luca e alla sua famiglia la possibilità concreta di ricominciare dopo il fallimento dell’attività famigliare.

Le testimonianze che raccontano la dignità di chi si rialza

“Quando abbiamo perso il bar, ci siamo sentiti crollare addosso il mondo. Il fallimento dell’attività famigliare non è stato solo un danno economico, ma soprattutto emotivo. Eravamo convinti che non ne saremmo mai usciti. Invece Piano Debiti ci ha dato un’alternativa vera, concreta. Ora possiamo guardarci negli occhi senza vergogna e pensare di nuovo al domani.”

Non affrontare da solo il peso di un fallimento famigliare

Questo caso è un esempio di come, anche dopo un fallimento dell’attività famigliare, sia possibile costruire un percorso legale e dignitoso per ritrovare stabilità. Grazie all’esperienza di Piano Debiti, ogni dettaglio è stato gestito con precisione, umanità e rispetto. Con oltre nove anni di successi e centinaia di casi risolti, Piano Debiti è il punto di riferimento in Italia per chi vuole davvero chiudere con i debiti e aprire una nuova fase della propria vita.

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