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Art. 14-terdecies: cosa afferma in tema di esdebitazione

L’ Art. 14-terdecies

II Procedimenti di composizione della crisi da sovraindebitamento e di liquidazione del patrimonio viene affrontato in maniera approfondita nell’ Art. 14-terdecies.

Se vuoi approfondire la tematica della Liquidazione del patrimonio ti invitiamo a leggere in nostro articolo dedicato: Liquidazione del patrimonio: cos’è e come accedere.

Proponiamo di seguito i punti fondamentali della normativa in modo da poterli commentare singolarmente.

  • Il debitore deve avere contribuito al regolare ed efficace svolgimento della procedura;
  • Il debitore non abbia in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare la procedura;
  • Il debitore non sia stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati dell’art 16 (frode alla procedura).

Queste disposizioni hanno l’obiettivo di premiare solo i debitori che hanno cooperato diligentemente alla procedura, ponendo in essere tutte le azioni richieste dal Giudice nel decreto di apertura della liquidazione. Capiamo meglio con un esempio: se il giudice mi chiede di consegnare una quota del mio stipendio ai creditori per quattro anni, ed io cerca delle scappatoie per non farlo, l’esdebitazione mi verrà negata vanificando tutto il lavoro precedente. Ancora più grave aver frodato la procedura, e quindi anche in questo caso: esdebitazione negata…

  • Abbia svolto, nei quattro anni di cui all’Art. 14-terdecies, un’attività produttiva di reddito adeguata rispetto alle proprie competenze e alla situazione di mercato o, in ogni caso, abbia cercato un’occupazione e non abbia rifiutato, senza giustificato motivo, proposte di impiego.

Il debitore che si vuole esdebitare, dovrà lavorare per poter contribuire con una parte dei redditi a pagare almeno una parte del debito, oppure dovrà almeno dimostrare di avere cercato un lavoro. Quindi per le persone inoccupate sarà fondamentale l’iscrizione all’ufficio di collocamento e la dimostrazione che si è risposto attivamente ad eventuali chiamate dello stesso ufficio.

  • Siano stati soddisfatti, almeno in parte, i creditori per titolo e causa anteriore al decreto di apertura della liquidazione.

Questa dicitura è abbastanza ambigua, ma cosa significa realmente? Lo chiarisce un’importante sentenza di Cassazione, la numero 24215 del 2011 (qui il pdf ufficiale), che chiarisce come per agevolare la possibilità di essere esdebitati.

Questo comma va inteso nella maniera meno restrittiva, ovvero basta che qualche creditore (di norma quelli privilegiati) abbia avuto anche una minima soddisfazione. Non è quindi necessario che siano pagati tutti i creditori. Se vuoi approfondire leggi la sentenza di cassazione.

Per ottenere l’esdebitazione devono esserci TUTTE le condizioni sopra esposte dall’Art. 14-terdecies.

Esistono inoltre due motivi ulteriori di esclusione, sempre dettati dall’Art. 14‐terdecies, ampiamente illustrati in questo articolo:

  • Quando il sovraindebitamento del debitore è imputabile ad un ricorso al credito colposo e sproporzionato rispetto alle sue capacità patrimoniali.
  • Quando il debitore, nei cinque anni precedenti l’apertura della liquidazione o nel corso della stessa, ha posto in essere atti in frode ai creditori, pagamenti o altri atti dispositivi del proprio patrimonio, ovvero simulazioni di titoli di prelazione, allo scopo di favorire alcuni creditori a danno di altri.

Per ulteriori approfondimenti in tema di Art. 14-terdecies ed Esdebitazione ti invitiamo a legge il nostro articolo:
Come ottenere l’Esdebitazione: guida pratica in 5 punti.

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