Il Tribunale di Milano certifica un altro importante successo per Piano Debiti. La strategia di rientro da una situazione di sovraindebitamento messa a punto per un nostro cliente ha quindi ricevuto l’omologa da parte del giudice, lo scorso 12 ottobre 2020.
Il provvedimento consentirà al debitore di liberarsi completamente dai debiti pagando solo una piccola parte della somma originariamente dovuta, versando una rata mensile di importo compatibile con le necessità quotidiane della sua famiglia.
Il nostro cliente: licenziamento e mutuo sulle spalle
Il nostro cliente, che indicheremo con il nome di Paolo, si è trovato ad affrontare negli ultimi anni una situazione debitoria via via più soffocante, a causa di alcuni eventi sfortunati che hanno interessato la sua vita lavorativa e personale.
Come spesso capita, una situazione di sovraindebitamento può colpire inaspettatamente anche famiglie che hanno sempre fatto molta attenzione alla gestione delle proprie finanze.
Il sig. Paolo aveva un buon posto di lavoro, poteva contare anche sullo stipendio percepito dalla moglie ed aveva acquistato la casa di abitazione per la propria famiglia, stipulando un mutuo presso una banca.
Purtroppo, la crisi economica che ha travolto tutto il sistema lavorativo negli ultimi anni non ha risparmiato neanche l’azienda dove lavorava il sig. Paolo, che venne licenziato nel 2011.
Da sempre attivo nel settore edile come operaio, Paolo faticava a trovare una nuova collocazione lavorativa, a causa della mancanza di domanda da parte delle aziende.
A poco servivano, peraltro, gli ammortizzatori sociali messi a disposizione dallo Stato, che dopo pochi mesi esaurirono il loro effetto.
A tutto ciò si aggiunse, nel 2016, l’insorgere di gravi problemi alla sua salute, che comportarono nuove spese a carico del budget familiare.
L’intervento di Piano Debiti: soddisfazione parziale dei creditori
La perdita del lavoro del sig. Paolo ha avuto l’effetto di ridurre drasticamente le entrate familiari. Con il solo stipendio della moglie era diventato impossibile far fronte al mutuo ipotecario della casa e alle altre spese correnti.
In questo modo, anche tutte le altre piccole spese di tutti i giorni diventavano un problema insormontabile: bollette, quote condominiali, multe stradali, tasse comunali…
La situazione debitoria si faceva sempre più seria, anche per il maturare degli interessi. Il sig. Paolo, pur continuando a fare tutto il possibile per far fronte ai propri impegni, non si è perso d’animo e ha fatto la migliore scelta possibile: rivolgersi a un esperto del settore.
Piano Debiti ha immediatamente provveduto ad analizzare la sua situazione reddituale e patrimoniale, individuando una possibile via d’uscita: l’accordo con i creditori previsto dalla legge 3 del 2012.
L’omologa del Tribunale: finalmente fuori dal tunnel
La legge sul sovraindebitamento, permette al debitore di risolvere la propria situazione, se dimostra di essersi trovato in difficoltà senza sua colpa.
E come si potrebbe definire colpevole la condotta di chi, dall’oggi al domani, ha perso il lavoro, non ha avuto possibilità di trovarne un altro e ha persino subìto un peggioramento delle proprie condizioni di salute?
Piano Debiti ha esaminato accuratamente le varie voci di debito a carico del cliente ed ha approntato un dettagliato piano di rientro. In tale circostanza, si prestava particolare riguardo alle pretese della società finanziaria titolare di un’ipoteca sulla casa di abitazione.
Il sig. Paolo, nel frattempo, con molta forza di volontà era riuscito persino a trovare un nuovo posto di lavoro, seppure part-time.
Con un’accurata relazione, Piano Debiti illustrava al Tribunale le condizioni che avrebbero consentito al debitore di soddisfare almeno parzialmente i suoi creditori.
In particolare, veniva garantita al creditore ipotecario la soddisfazione di una parte del credito corrispondente al valore effettivo dell’immobile ipotecato. Si dimostrava, al riguardo, che neanche con una vendita all’asta dello stesso sarebbe stato possibile ricavare un importo più alto.
I rimanenti creditori chirografari (cioè privi di diritti di prelazione), invece, sarebbero stati soddisfatti per un importo pari al 10% del credito vantato.
Il Tribunale considerava meritevole di accoglimento la proposta di accordo di Piano Debiti, considerando che:
- la maggior parte dei creditori non si era opposta all’accordo di sovraindebitamento;
- il creditore ipotecario veniva soddisfatto in maniera considerevole, seppure non corrispondente all’intero credito vantato;
- gli altri creditori avrebbero comunque viste soddisfatte almeno una parte delle proprie pretese;
- la situazione di sovraindebitamento non era dovuta a condotta colpevole del sig. Paolo;
- il piano di rientro proposto tutelava il soddisfacimento delle necessità quotidiane del nucleo familiare del debitore.
Grazie a Piano Debiti, il sig. Paolo potrà far fronte ai propri debiti sacrificando solo una parte dell’esiguo stipendio che gli deriva dal nuovo lavoro.
Insieme alla moglie, quindi, potrà continuare a far fronte alle necessità familiari e sarà libero da ogni debito pagando solo 200 euro al mese per i prossimi 5 anni (per un totale 10.000 euro), a fronte di un debito attuale di diverse decine di migliaia di euro.
Un altro caso di successo per Piano Debiti, un altro onesto lavoratore che tornerà presto ad affrontare la vita con la giusta serenità.
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