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5 consigli per difendersi dai debiti durante il divorzio

Nel nostro lavoro, ci siamo spesso trovati ad affrontare situazioni di sovraindebitamento che coinvolgono il delicato contesto del divorzio. Questo momento, già di per sé emotivamente stressante, può diventare ancora più complesso quando si devono gestire anche le questioni finanziarie. Pertanto, abbiamo deciso di condividere con voi una guida base, ricca di consigli pratici, per affrontare al meglio questa situazione.

Approfondiremo il contesto legale in questione, analizzeremo quando e come sia possibile chiedere il divorzio e quali tipi di divorzio esistono. Inoltre, affronteremo la questione finanziaria che comporta in questi casi la divisione dei beni e dei debiti coniugali.

Desideriamo porre particolare attenzione su quanto sia importante avere una solida conoscenza di base per affrontare il tutto con consapevolezza. Affidarsi ad un esperto del settore risulta essere la scelta più vantaggiosa per ottimizzare al meglio tempo e denaro.

In questo articolo, risponderemo anche ad alcune tra le più frequenti domande che ci vengono poste in questi casi, offrendoti un’esaustiva panoramica sul tema.
Continua a leggere per trovare risposte esaurienti e, magari, qualche informazione extra che potrebbe sorprenderti!

Che cos’è il divorzio?

Il divorzio è la dissoluzione del matrimonio civile e rappresenta la rottura del legame e delle obbligazioni coniugali. Il divorzio è un momento estremamente delicato nella vita di una coppia, caratterizzato non solo da questioni emotive, ma anche da complicazioni finanziarie e questioni relative ai figli (se presenti nel nucleo famigliare).

Tra le varie problematiche che i coniugi devono affrontare durante la separazione, la gestione dei debiti rappresenta senza dubbio uno dei grovigli principali da sciogliere; pertanto, è essenziale capire i propri diritti e obblighi legali durante questo processo.

1. Comprendere il contesto legale di partenza

È importante conoscere bene la situazione di partenza per capire quali sono le possibili strade da percorrere per intraprendere il divorzio, poiché ogni situazione richiede una gestione differente.

  • Matrimonio civile: i matrimoni civili sono celebrati e registrati da un funzionario dello Stato Civile e riconosciuti dal governo Italiano.
  • Matrimonio concordatario: I matrimoni concordatari sono quelli celebrati in chiesa, trascritti ufficialmente presso l’ufficio di Stato Civile e così riconosciuti a tutti gli effetti dal governo Italiano. Nel caso in cui il matrimonio sia stato celebrato da ministri di altri culti, il divorzio interesserà solo gli effetti civili.

2. Domande frequenti

Quando un matrimonio entra in crisi è normale sentirsi smarriti e avere molte domande su questioni tecniche che fino a quel momento non si conoscevano a fondo. Tuttavia, è importante iniziare dall’affrontare le questioni fondamentali di base per poter procedere con consapevolezza e chiarezza.

Quando si può chiedere il divorzio?

Il divorzio può essere richiesto quando vi è una crisi irreversibile del rapporto coniugale. Se ci si trova in una fase transitoria e non è ancora stata presa una decisione ufficiale e definitiva, è invece opportuno parlare di separazione. Per approfondire l’argomento ti invitiamo a leggere il nostro articolo: Regime in Separazione dei Beni Chi Paga i Debiti? 6 Rischi.

In questi casi è consigliabile consultare un avvocato specializzato, comunemente chiamato “avvocato divorzista”, per comprendere appieno gli specifici requisiti legali ed ottenere assistenza legale garantendo un percorso il quanto più corretto e rapido possibile.

Come chiedere il divorzio?

La procedura per richiedere il divorzio può variare a seconda del tipo di divorzio e delle leggi locali. È possibile richiedere una separazione giudiziale o consensuale, a seconda delle circostanze.

Tipi di divorzio:

  • Divorzio consensuale: entrambe le parti sono d’accordo sulle condizioni del divorzio e presentano un’unica richiesta al Tribunale.
  • Divorzio contenzioso: uno solo dei coniugi presenta la richiesta di divorzio e il Tribunale convoca l’altro coniuge per valutare le richieste.

In ognuno dei due casi si procede presentando domanda di divorzio tramite ricorso presso il Tribunale di competenza situato presso il luogo di residenza o domicilio di almeno uno dei due coniugi.

La domanda di ricorso deve contenere:

  • i motivi comprovati sui quali è fondata la richiesta di divorzio;
  • l’eventuale presenza di figli;
  • la situazione economica in merito alla prole;
  • lo stato di famiglia;
  • l’atto di matrimonio;
  • il certificato di residenza di ciascun coniuge;
  • le dichiarazioni dei redditi per ciascun componente del nucleo familiare;
  • l’atto ufficiale che certifichi la separazione (la copia autentica del verbale di separazione consensuale o la sentenza di separazione giudiziale).
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3. La negoziazione assistita

La soluzione ottimale in termini di tempo e denaro è la procedura di divorzio tramite negoziazione assistita, poiché viene svolta senza la necessità di presentarsi davanti ad un Tribunale. Essa è regolata dalla legge n.162/2014 e ha come requisiti minimi di partenza:

  • il comune accordo tra le parti;
  • essere consensualmente separati da almeno sei mesi o giudizialmente separati da dodici mesi.

In questo procedimento sono necessari almeno due avvocati, uno per ogni coniuge, ognuno dei quali intermedierà per il proprio assistito.

Nella prima parte, il legale si occuperà di redigere la Convenzione, ovvero, l’atto che disciplina le modalità con cui si intende eseguire le negoziazioni. L’esito di tale procedura ha egual valore di quella emessa dal Tribunale.

Successivamente il legale si interesserà di presentare presso la Procura della Repubblica gli accordi raggiunti. Infine, l’avvocato sarà incaricato – entro dieci giorni – di trasmettere l’atto ufficiale degli accordi presi, all’ufficio di Stato Civile del Comune in cui si è celebrato il matrimonio, così che all’atto di matrimonio in loro possesso venga registrato anche il divorzio.

4 . Aspetto finanziario

Poiché i contesti di partenza variano, i divorzi si possono presentare e svolgere in diversi modi a seconda che i coniugi siano o meno in comune accordo e in una situazione più o meno pacifica. Una comunicazione aperta e trasparente con l’ex coniuge è essenziale per affrontare le questioni finanziarie legate al divorzio, ma comprendiamo che in molti casi questo non riesca ad essere possibile.

Uno degli aspetti più critici durante un divorzio è la divisione dei beni e dei debiti. È fondamentale pianificare attentamente questa fase, cercando di trovare un accordo equo e sostenibile per entrambe le parti.

Una caratteristica di rilievo in questo discorso è innanzitutto il sistema patrimoniale adottato dalla coppia in fase di unione civile.

  1. Regime patrimoniale in comunione dei beni: la comunione legale dei beni implica la condivisione delle proprietà e delle risorse finanziarie tra i coniugi, debiti compresi. Di conseguenza, in caso di divorzio, entrambi i coniugi possono essere chiamati a contribuire all’adempimento delle obbligazioni.
  2. Regime patrimoniale in separazione dei beni: la separazione dei beni, prevede una separazione totale dei patrimoni. Questo significa che nel caso di debiti del coniuge, la situazione non si riverserà anche sull’altro.

Nel caso fossero presenti figli, esistono anche degli obblighi finanziari da adempiere:

  • versare assegni di mantenimento;
  • contribuire finanziariamente al sostentamento della famiglia.

Le regole in merito sono espressamente delineate nella Legge 19 maggio 1975, n. 151

Gestione debiti durante il divorzio

Nel caso in cui emergessero debiti durante il procedimento di divorzio, sarà fondamentale determinare il regime patrimoniale scelto dai coniugi durante il matrimonio. Una volta chiarito questo aspetto:

  1. In caso di comunione dei beni, entrambi i coniugi sono responsabili delle conseguenze finanziarie.
  2. In caso di regime in divisione dei beni, i debiti spettano a chi li ha contratti, senza ricadere sull’altro coniuge, salvo specifiche disposizioni di un accordo di garanzia trasmesso per iscritto.

5. Considerare la possibilità di una consulenza legale e finanziaria

Data la complessità delle questioni legali e finanziarie legate al divorzio, potrebbe essere utile consultare un avvocato specializzato in diritto di famiglia e un consulente finanziario. Questi professionisti possono fornire preziosi consigli e assistenza nel pianificare la gestione dei debiti durante il divorzio.

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